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ASCOLI Contributi comunali come premialità e agevolazioni sulla Tari per chi apre per almeno tre anni nuove attività di tipologie merceologiche attualmente assenti o carenti: questo il trampolino scelto dall’Arengo per il rilancio del centro storico anche dal punto di vista commerciale, incrementandone l’attrattività. Un passaggio che, in linea con la strategia generale del settore tratteggiata dal sindaco Marco Fioravanti e dall’assessore al commercio e centro storico Nico Stallone, può ora iniziare ad assumere i connotati della concretezza grazie alla mappa-censimento a disposizione ora del Comune.
Una mappa che dovrebbe essere presentata ufficialmente alla città entro la fine di febbraio e che consente ora di muoversi attraverso dei riferimenti certi, delineando zona per zona le tipologie di attività più presenti e magari concentrate in una stessa area e quelle non presenti o scarsamente rappresentate. In concreto, si dovranno ora definire nel dettaglio le misure ipotizzate per attrarre nuovi investimenti, ovvero le modalità e la consistenza di possibili contributi e le agevolazioni sulla tassa rifiuti per le nuove aperture di attività commerciali nel centro storico.
La mappa del commercio
«L’obiettivo che si è prefisso questa amministrazione comunale è di riuscire entro il prossimo mese di febbraio – sottolinea l’assessore al commercio Nico Stallone – a presentare alla città il censimento di tutte le attività presenti in centro storico che ora è a nostra disposizione.
Premi e agevolazioni
L’obiettivo, dunque, è integrare e quindi potenziare l’offerta commerciale del centro storico stimolando gli investimenti sulle attività che risultano meno presenti. «Dobbiamo come amministrazione – spiega l’assessore Stallone – incentivare l’apertura di queste nuova attività mancanti o che sono poco presenti nel nostro centro storico. Per questo stiamo studiando la possibilità di introdurre delle agevolazioni sulla Tari per tutti coloro che sceglieranno di aprire certe tipologie nel centro storico ascolano, ma valutiamo anche di poter affiancare un contributo comunale come premio, per chi aprirà e manterrà aperta almeno per tre anni una delle attività che mancano e che andremo nel dettaglio a individuare sulla base del censimento. O per chi assumerà. Di fatto, si andrebbe a fare per il commercio quello che si sta già facendo per le associazioni culturali e quelle sportive». «Una volta definiti nel dettaglio tutti i vantaggi per investire su Ascoli, - conclude l’assessore – contatteremo direttamente anche importanti catene nazionali che operano nei settori mancanti, per cercare di convincerle ad aprire un punto vendita in città. Perché siamo convinti che ampliando e completando l’attuale offerta commerciale il centro storico sarà molto più attrattivo con benefici per tutti».
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Corriere Adriatico