Il Sap: «Piceno provincia sicura, ma mancano i poliziatti. Il Ministero ponga attenzione a questo territorio»

La Questura
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ASCOLI - La provincia di Ascoli, in base all’indice di criminalità redatto dal quotidiano Sole 24ore, è risultata 89° nella graduatoria di pericolosità nazionale. L’indice, che tiene conto delle denunce presentate relative al totale dei delitti commessi sul territorio di ciascuna delle 106 provincie, colloca il Piceno tra le province più sicure di Italia.

 

«Il dato ci riempie di orgoglio - dichiara il segretario provinciale del Sap, Massimiliano d’Eramo - poiché certamente merito primario, ma non solo, è la preziosa attività svolta dagli uomini e dalle donne della Polizia, nonché dalle altre forze dell’ordine che operano 24 ore su 24 con abnegazione, anche se a dirla tutta nel 2020 risultammo la provincia più sicura. Tale indice, poi, riveste enorme importanza anche dal punto di vista economico poiché una Provincia sicura attrae capitali ed investimenti, svolgendo ruolo essenziale per la creazione di nuovi posti di lavoro. Appare dunque chiaro che mantenere questa Provincia sicura è di prioritaria importanza per tutti».

«Mantenere efficiente l’apparato sicurezza provinciale - prosegue d'Eramo -  è interesse collettivo imprescindibile, ecco perché più che mai oggi ritengo necessario lanciare l’allarme sull’impoverimento di organico che già nel corso di quest’anno interesserà la Polizia di questa Provincia che, già da qualche anno sotto organico, Il Sap auspica che il Ministero dell’Interno in occasione del prossimo piano di potenziamento territoriale volga la propria attenzione verso questa provincia, provvedendo all’assegnazione di un congruo numero di agenti di pubblica sicurezza».

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Corriere Adriatico