ASCOLI - La città ha perso uno dei suoi più fedeli innamorati. Alle 22 di lunedì, Benedetto Marini (detto Titì) è serenamente venuto a mancare...
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Non mancò inoltre di essere presente alla programmazione del teatro Ventidio Basso e fu tra i sostenitori dell’istituto musicale Spontini. Storico socio della Fondazione Carisap si è impegnato per l’ospedale Mazzoni dove ha sempre avuto come amici molti medici che lo stimavano per i suoi buoni uffici. Il primo impiego di Benedetto Marini fu in un istituto bancario e successivamente divenne segretario del presidente Gabrielli dell’Eca (Ente Comunale Assistenza). Competente di toponomastica, risistemò ad hoc il settore dell’amministrazione comunale, suddividendo i nomi per settori professionali e per quartieri. Si dava comunque da fare per tutti, giornalmente. Sulle sue “cartucce” segnava ogni richiesta, indipendentemente da ogni ceto. Era talmente conoscitore della sua città che quando arrivava qualche grossa personalità veniva invitato a fargli da guida. E così fu il Cicerone dell’americano Sabin (inventore del vaccino contro la poliomelite) e dell’ultimo presidente dell’Unione sovietica Gorbaciov che venne in città per l’Università della Pace, solo per citarne alcuni. Fu sempre elegante, cortese, ma dal carattere alquanto difficile per la tenacia delle sue convinzioni. Sua è la famosa “Carta dei quartieri della città”. Lascia nipoti tra i quali Fabrizio giornalista professionista. Corale il cordoglio della città. I funerali si terranno alle 16 nella chiesa di San Pietro Martire. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico