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ASCOLI - Nella corsa contro il tempo, in base alle indicazioni ministeriali per individuare entro venerdì 29 ottobre, le sedi scolastiche temporanee in vista dei cantieri antisismici, c’è una proposta, arrivata sulle scrivanie di Palazzo San Filippo, per ospitare gli studenti delle scuole superiori ascolane che dovranno trasferirsi per consentire gli interventi programmati.
Ieri mattina, infatti, scadevano i termini per le manifestazioni di interesse in relazione all’avviso pubblicato proprio dall’ente provinciale per individuare immobili disponibili per un utilizzo come sedi scolastiche provvisorie. E la soluzione possibile potrebbe riguardare una zona di Porta Maggiore.
Ora, si tratterà di valutare formalmente la proposta ricevuta per poi procedere, nel caso possa risultare utile al raggiungimento dell’obiettivo della Provincia e con le giuste caratteristiche, alla definizione di un accordo. Accordo che arriverebbe proprio in zona Cesarini, considerando che, in base a quanto stabilito dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca, il termine ultimo per il perfezionamento delle attività di spostamento degli studenti, come detto, risulta fissato per il prossimo 29 ottobre. Ed entro tale termine anche l’Arengo dovrà vagliare le proposte – sarebbero un paio – pervenute a seguito dell’ulteriore avviso dell’ente proprio per individuare le soluzioni provvisorie per ospitare gli studenti delle scuole comunali dell’infanzia, primarie e medie che ospiteranno i cantieri per gli interventi antisismici.
Sul fronte della messa in sicurezza delle scuole superiori ascolane dal punto di vista sismico, con finanziamenti già stanziati, l’amministrazione provinciale ha appena ricevuto una manifestazione di interesse per l’utilizzo di un immobile da utilizzare come sede scolastica temporanea per accogliere gli studenti che dovranno essere trasferiti, considerando che si starebbe pensando a interventi a stralci funzionali nelle varie sedi. Da questo punto di vista, ora si dovrà valutare la proposta pervenuta e definire in tempi stretti l’accordo, considerando che proprio nell’avviso pubblico diramato nei giorni scorsi dalla Provincia si indica tra i requisiti la disponibilità di una superficie di circa 1.350 metri quadrati, con la durata della locazione fissata in un anno e poi eventualmente prorogabile. In precedenza, l’ente aveva esperito un primo tentativo, sempre attraverso un avviso, per individuare queste sedi provvisorie scolastiche, che aveva portato alla ricezione di due proposte. Proposte alle quali, però, non si è dato seguito per l’impossibilità di sostenere i costi previsti.
Anche l’Arengo, per cercare di individuare soluzioni provvisorie necessarie per il trasferimento di studenti prima dell’avvio dei cantieri antisismici nelle scuole comunali, è dovuto ricorrere a due avvisi.
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Corriere Adriatico