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ASCOLI - Giorni caldi per Monte Piselli. Domani è in programma la riunione del consiglio d’amministrazione del Consorzio turistico dei Monti Gemelli, venerdì appuntamento con l’assemblea dei soci. Al summit del cda ci sarà anche il presidente della Provincia, Sergio Loggi.
La sua presenza è sinonimo di distensione, in seguito alla nota stampa con la quale aveva sottolineato il rammarico per il mancato coinvolgimento nell’incontro all’hotel Remigio di sabato scorso. «L’ente Provincia è uno dei soci fondatori e di maggioranza del Consorzio turistico dei monti gemelli e quindi nell’incontro dei giorni scorsi avrebbe potuto fornire un ulteriore e concreto contributo istituzionale. Mi risulta, inoltre, che negli anni la Provincia è sempre stata in prima linea per sviluppare questa importante risorsa della montagna al servizio di due province e di due regioni – dichiara Loggi -. Il nostro ente si è reso negli anni disponibile ad attivare le migliori sinergie con tutti i soggetti coinvolti. Siamo pronti ancora con determinazione a fare la nostra parte nella programmazione e nelle iniziative progettuali che verranno intraprese per il potenziamento e il miglioramento degli impianti e delle strutture ricettive e logistiche di un comprensorio che l’Amministrazione Provinciale ritiene strategico per il futuro dell’intero territorio».
Ma nell’agenda del Cotuge anche un altro nome forte in arrivo: consigliere delegato di Valle Castellana sarà Filippo Lucci, 42 anni, esperto di comunicazione, manager pubblico in ruoli Agcom, membro del cda dell’Università di Teramo, amministratore unico del Consorzio Punto Europa (Cope), già presidente del Co.Re.Com. Abruzzo. La svolta sembra davvero a un passo. C’è l’accordo tra le due Regioni. Vitale resta la proposta di un collegamento che dal piazzale di San Giacomo arrivi fino a Monte Piselli, ripristinando la linea fino alla Montagna dei Fiori con un impianto moderno di telecabina nel solco della grande opera avveniristica avviata sessant’anni fa.
Il traguardo è il progetto di riqualificazione dell’intero comprensorio. «Ci sono 7 milioni di euro: 5 dal Cis e 2 dal Pnrr Sisma.
Corriere Adriatico