Ascoli, trovato lo scheletro di un bambino ​durante i lavori in piazza Ventidio Basso

Ascoli, trovato lo scheletro di un bambino ​durante i lavori in piazza Ventidio Basso
ASCOLI - Riemerge lo scheletro di un bambino di cinque anni durante i lavori di scavo in piazza Ventidio Basso ad Ascoli. “La sepoltura - spiega Speranza - è disposta con...

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ASCOLI - Riemerge lo scheletro di un bambino di cinque anni durante i lavori di scavo in piazza Ventidio Basso ad Ascoli. “La sepoltura - spiega Speranza - è disposta con andamento Nord-Sud invece che Est-Ovest come tutte le altre scavate sinora. Finora, ne sono state individuate sessanta nelle sole aree aperte, ma è presumibile che nel sottosuolo in prossimità della chiesa ve ne siano centinaia. La tomba del bambino non ha restituito oggetti di corredo e potrebbe essere collocabile cronologicamente alla piena età medievale. Una volta completato lo scavo e la documentazione grafica e fotografica, i resti verranno rimossi come già avvenuto per tutti gli altri scheletri trovati nel corso della campagna dall’antropologa Eleonora Ferranti e consegnati al museo archeologico di Ascoli”. Intanto, stanno per essere ultimati i lavori di pavimentazione in travertino dell’area a Sud della chiesa dei Ss Vincenzo ed Anastasio. In quella zona sono state rinvenute, studiate, catalogate e ricoperte dalla ditta ArcheoLogic molte sepolture medievali.


Inoltre, in concomitanza con l’inaugurazione del nuovo polo universitario all’ex ospedale Mazzoni, sono state completate le indagini lungo via Capitolina nel quartiere della Piazzarola. “E’ stato possibile documentare - prosegue l’archeologo Speranza - una piccola porzione del selciato stradale che consentiva di raggiungere la collina dell’Annunziata. In più, su richiesta dei funzionari della Soprintendenza è stato rimosso parte dell’acciottolato per verificare la stratigrafia sottostante: è stata pertanto documentata la fondazione del muro che chiudeva gli orti del complesso di Sant’Angelo Magno; la fondazione intaccava uno strato contenente frammenti di ceramica risalenti all’Età del Ferro. Tale ritrovamento testimonia come nell’area dell’ex ospedale di Ascoli si estendesse un abitato o una piccola zona produttiva, delle fornaci, dato già emerso nelle scorse campagne di scavo effettuate in questo punto della città”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico