Maxi variante sulla Salaria, 25 milioni per il progetto che bypassa la curva pericolosa sul Fluvione

La Salaria nei pressi dello svincolo per Mozzano
ASCOLI - Dalle richieste alle carte progettuali con approvazione entro l’anno, per poi arrivare all’appalto dei lavori entro il 2023. La maxi-variante sulla Salaria,...

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ASCOLI - Dalle richieste alle carte progettuali con approvazione entro l’anno, per poi arrivare all’appalto dei lavori entro il 2023. La maxi-variante sulla Salaria, all’altezza di Mozzano, spesso sollecitata proprio per restituire sicurezza a uno dei tratti più pericolosi dell’arteria di collegamento con la capitale, ora assume il sapore della massima concretezza. 

 

 

Basti pensare che l’Anas, che ha preso in carico l’intervento, inserendolo nel proprio contratto di programma, con una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro garantiti dal Ministero delle infrastrutture, ha appena disposto e comunicato l’avvio di indagini archeologiche, con relativi sopralluoghi, in tutte le aree potenzialmente interessate dalla realizzazione dell’opera. Una verifica sul campo che servirà a mettere a punto gli ultimi dettagli del progetto definitivo per arrivare alla sua approvazione già entro la fine dell’anno. Dopodiché, nel nuovo anno, si potrà procedere con il progetto esecutivo e l’appalto dei lavori. E tra l’altro, proprio nei prossimi giorni, ovvero il 18 novembre, è previsto un incontro di due dei promotori dell’istanza di intervento, ovvero il sindaco Marco Fioravanti e il senatore Guido Castelli (che aveva seguito tutta la questione anche nella sua veste di assessore regionale), con i residenti della frazione di Mozzano proprio per illustrare il progetto. 

Dopo lo sblocco dell’opera da parte del Ministero per le infrastrutture, nel marzo 2021, l’Anas ha avviato la procedura ed affidato la progettazione di quello che rappresenta un intervento ritenuto fondamentale per l’annosa questione della sicurezza lungo quel tratto della nuova Salaria che attualmente riscende proprio all’altezza di Mozzano per ricollegarsi alla vecchia Salaria con una curva decisamente pericolosa. E adesso, proprio l’ente che si occupa di gestire il corposo intervento, ha deciso di procedere con indagini archeologiche, in tutte le aree potenzialmente interessate dall’opera, finalizzate a consentire la conclusione del progetto definitivo, presumibilmente già entro il prossimo mese di dicembre. A seguire, come detto, si arriverà nel 2023 con il progetto definitivo in tasca per aprire poi la strada all’approvazione del progetto esecutivo. Si dovrebbe aprire poi una fase per eventuali espropri (considerando che le aree interessate dall’intervento potrebbero riguardare almeno una ventina di proprietari). Ed il passaggio immediatamente successivo sarà quello di avviare la complessa procedura di gara, di livello europeo, per andare ad appaltare i lavori. 



Nello specifico, l’intervento è decisamente consistente – come dimostra la somma resa disponibile – e riguarda una variante di attraversamento del torrente Fluvione, attraverso la realizzazione di un tratto sempre sopraelevato che prosegua il percorso dell’attuale nuova Salaria fino a ricollegarsi con l’area del bivio per Roccafluvione, laddove verrà realizzata una rotatoria proprio per migliorare la viabilità. Con l’obiettivo prioritario di andare a bypassare la frazione di Mozzano e la pericolosa curva di reinnesto sulla vecchia Salaria proprio per garantire una maggiore sicurezza e cercare di ridurre l’elevata presenza di incidenti in uno dei tratti più critici dell’arteria, al chilometro 171, ovvero nella zona denominata Taverna Piccinini. E proprio per i rischi legati alla viabilità lungo questo tratto stradale, il consigliere comunale Emidio Premici aveva presentato una specifica mozione già nel 2019. 
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Corriere Adriatico