ASCOLI - Dopo indagini durate alcuni mesi, gli agenti del comando stazione del corpo forestale dello stato di Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata, hanno smascherato...
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Per l’accusa l’ultima impresa l’ha compiuta nelle campagne di Serravalle di Chienti, in una tartufaia di proprietà di un coltivatore. Dopo aver danneggiato la recinzione perimetrale della coltivazione si sarebbe impossessato di tre chilogrammi di tartufi e di una “foto – trappola” di proprietà del Corpo Forestale dello Stato che era stata installata nella tartufaia per poter segnalare in tempo reale le intrusioni e riprendere le immagini della persona che stava compiendo il furto. L’ascolano, però, sempre secondo le prove raccolte dagli investigatori, non si era accorto che anche il proprietario della tartufaia aveva sistemato altre due foto – trappole che avevano ripreso l’immagine della persona che stava rubando i suoi tartufi. Nel momento in cui vi è stata l’intromissione nel terreno coltivato a tartufi la foto – trappola ha trasmesso via sms al cellulare ad essa collegata ciò che stava accadendo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico