Ascoli, Riccardo non ce l'ha fatta: morte cerebrale per il tifoso 20enne

Ascoli, Riccardo non ce l'ha fatta: morte cerebrale per il tifoso 20enne
ASCOLI - Riccardo Piconi, il ragazzo di 20 anni, che da qualche giorno era ricoverato in terapia intensiva a Torrette di Ancona a seguito di un delicato intervento chirurgico ha...

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ASCOLI - Riccardo Piconi, il ragazzo di 20 anni, che da qualche giorno era ricoverato in terapia intensiva a Torrette di Ancona a seguito di un delicato intervento chirurgico ha perso la partita più importante, quella della vita. Nella tarda serata di ieri, i medici dell’ospedale regionale hanno dichiarato la morte cerebrale. Trascorso il termine delle sei ore, in assenza di segnali vitali, i medici avrebbero staccato la spina. Riccardo Piconi era particolarmente conosciuto nell’ambiente bianconero dove lo zio Mauro Cesari è il responsabile della sicurezza dello stadio, la madre è steward mentre il fratello è stato speaker del Del Duca.

  
Non a caso pochi giorni fa davanti all’ingresso dell’ospedale di Torrette gli Ultras 1898 avevano esposto uno striscione con la scritta: «Forza Riccardo la curva è con te». Anche alcuni calciatori bianconeri ed ex avevano voluto inviare tramite i social messaggi video di incoraggiamento. Fra questi quelli di Simoneandrea Ganz e Lores Varela. Qualche mese fa, il ragazzo aveva superato un grave problema polmonare che lo aveva colto il giorno di Capodanno mentre si trovava a casa. Il pronto intervento dei suoi familiari nel richiedere il soccorso degli operatori del 118 aveva consentito di trasportare il ragazzo, prima al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni per poi essere trasferito al Torrette. Una volta giunto al Torrette il giovane era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva e sottoposto da una serie di accertamenti per cercare di capire cosa avesse causato il problema polmonare. A distanza di un paio di mesi, qualche giorno fa il ventenne era stato ricoverato per poi essere sottoposto alla lunga e complessa operazione. Purtroppo, il sopraggiungere di complicazioni hanno reso il quadro clinico del giovane estremamente grave. È purtroppo entrato in stato di coma dal quale non è più riuscito a riprendersi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico