ASCOLI - Colpo di scena sulla discarica di Relluce. Ieri mattina, nel corso della commissione Ambiente del Comune, congiuntamente all'Osservatorio dei rifiuti, la...
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La proposta di gestione unitaria è accompagnata, ed è questa la vera novità, per certi versi, clamorosa, dall'ipotesi di realizzare due nuove vasche presso la discarica di Relluce, una di 50.000 tonnellate e una più grande, di 350.000 tonnellate. La discarica più piccola, che dovrà servire, come ha spiegato il sindaco, «a fronteggiare una emergenza temporanea in attesa che venga realizzata la vasca più grande», sarà costruita su un appezzamento di terreno, sempre a Relluce, di proprietà della società Ascoli servizi comunali, mentre la vasca più grande, dovrebbe essere realizzata sul terreno, costato al Comune 800.000 euro, su cui doveva essere costruita la famosa sesta vasca, di 1,2 milioni di tonnellate, ma che è stata stoppata dall'Arpam per la situazione del terreno ritenuto franoso. In pratica, secondo quanto proposto ieri mattina, verranno realizzate ben due vasche, la sesta e la settima. Perchè questo cambio di marcia, dopo che numerose volte il presidente della Provincia, Paolo D'Erasmo, aveva escluso la possibilità di realizzare la sesta vasca a Relluce, dopo i ripetuti no dell'Arpam? Questo, al momento, resta un mistero, anche se qualcuno, come il M5S, parla apertamente di accordo politico tra destra e sinistra.
«Premesso che l'accordo prospettato ieri mattina - commenta il consigliere comunale del M5S, Massimo Tamburri - è un piano molto complesso e puntato sul riciclo dei rifiuti, da un punto di vista politico si palesa ancora una volta un accordo trasversale tra destra e sinistra. Dopo tante sceneggiate, poi, alla fine, quando ci sono di mezzo grossi interessi, si trova il grande accordo». Nella stessa riunione di ieri, l'Ascoli servizi comunali e la Picenambiente, hanno anche annunciato un investimento di 30 milioni di euro, che serviranno non solo alla realizzazione delle due vasche, ma a potenziare gli impianti di compostaggio e di Tmb, che si trovano a Relluce. «Quello delle vasche - spiega il sindaco, Guido Castelli - è l'ultimo dei problemi. Il ciclo dei rifiuti prevede, infatti, un potenziamento della raccolta differenziata e degli impianti di trattamento e smaltimento. Abbiamo stimato che la produzione annua di rifiuti è di circa 35.000 tonnellate e la dimensione della vasca più grande sarà di competenza degli organi tecnici, mentre l'Ata dei rifiuti sarà chiamata ad esprimere un parere sul piano». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico