Ascoli; ragazzina di 14 anni costretta dalla zio a vedere film porno

Il tribunale di Ascoli
ASCOLI - Sarà il giudice Anna Maria Teresa Gregori a decidere nell’udienza preliminare del 4 luglio se accogliere o respingere la richiesta del pubblico ministero...

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ASCOLI - Sarà il giudice Anna Maria Teresa Gregori a decidere nell’udienza preliminare del 4 luglio se accogliere o respingere la richiesta del pubblico ministero Umberto Monti di rinvio a giudizio per violenza sessuale un ascolano di 43 anni, che avrebbe abusato di una ragazzina ascolana di 14. Quest'ultima sarà difesa dall'avvocato Umberto Gramenzi mentre l'indagato sarà assistito dall'avvocato Simone Fioravanti.  Il primo presunto episodio si sarebbe verificato il 4 agosto 2013. All'uomo, zio della ragazzina, quel giorno venne data in affidamento la nipote in quanto i suoi genitori avevano un impegno improrogabile. Mentre i due si trovavano seduti sul divano a guardare la televisione, il quarantatreenne avrebbe costretto la minorenne a subire atti sessuali. La giovane avrebbe tenuto dentro di sé il pesante segreto fino a quando, nell'estate dell'anno successivo, trovatasi nell'identica situazione precedente, fu costretta ad assistere alla proiezione di filmini pornografici. Ma l'episodio più grave secondo l’accusa avvenne in un’altra occasione quando lo zio si sarebbe presentato al cospetto della nipote completamente nudo. L’avrebbe costretta anche ricorrendo alla violenza a baciarlo nei momenti in cui nessuno altro poteva vederli, scarventandola contro un muro tenendole ben strette la braccia.Per la quattordicenne la vita si sarebbe trasformata in un inferno in quanto, oltre a dover convivere con l'atroce segreto, ogni qual volta incontrava lo zio si vedeva costretta a subire violenze sessuali. Nel dicembre di due anni fa, giunta al culmine della sopportazione, la ragazzina raccontò tutto ai genitori che immediatamente si recarono negli uffici della Questura per denunciare quanto aveva dovuto subire la loro figlia dallo zio. La minorenne venne interrogata, nel corso di un ascolto protetto, da una psicologa alla quale riferì gli incontri con lo zio.
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Corriere Adriatico