Quintana, cambiano il percorso del corteo storico e i figuranti. Più attenzione alla cura di monili, trucco e parrucco

Quintana, cambiano il percorso del corteo storico e i figuranti. Più attenzione alla cura di monili, trucco e parrucco
ASCOLI - iI cantieri potrebbero stravolgere il corteo storico della Quintana. «Ci saranno sopralluoghi e tutto sarà stabilito poco prima dell’evento»,...

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ASCOLI - iI cantieri potrebbero stravolgere il corteo storico della Quintana. «Ci saranno sopralluoghi e tutto sarà stabilito poco prima dell’evento», afferma il coreografo Mirko Isopi. Sabato 8 luglio si terrà l’edizione in notturna della Quintana. E l’atmosfera già comincia a scaldarsi. Mancano appena 47 giorni. Ad oggi il centro storico presenta diverse problematiche di viabilità dovute ai tanti cantieri. Le questioni riguardano corso Trieste e corso Vittorio. Se fosse impossibile il tragitto in piazza Simonetti, si potrebbe optare per il passaggio in via del Trivio e piazza Roma per giungere poi a piazza Arringo. 


Il percorso


Se poi cantieri in corso Vittorio costringessero ad una gimkana, si cambierebbe percorso con in ballo le possibilità di transito in viale de Gasperi o in corso Mazzini fino ad arrivare al campo Squarcia. Intanto il corteo della Quintana si prepara alle novità. Ufficiale l’ingresso di Castel di Lama, in questi giorni si sta affinando il gonfalone. Sarà il quindicesimo castello insieme a Acquasanta, Arquata, Castorano, Comunanza, Folignano, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Monte San Pietrangeli, Patrignone, Porchia, Ripaberarda, Roccafluvione, Venarotta. Ma attenzione perché potrebbe non essere l’unica new entry.

Oggi per avere accesso è necessario appartenere al cosiddetto vicariato: secondo il criterio ora in atto, il potenziale ingresso nel corteo si amplia a una schiera di nuovi castelli. Resta però da comprendere quanto questa modalità sia davvero rispondente alla storicità. Nel frattempo c’è grande attesa per la Quintana: 1.020 figuranti sono pronti ad un tuffo nel passato. 


Il 15° Castello


E sono in arrivo nuove figure, popolani, maestri e apprendisti. «Il corteo deve comunicare, interagire, trasmettere», lo ripete spesso il coreografo Isopi. «Voglio modificare il fenotipo. Il corteo può cambiare: deve essere più appetibile e ricco. Ci saranno nuovi innesti in ogni sestiere: daranno ancora più colore e anima», aggiunge. E grande attenzione ai dettagli. «Ci sarà una maggiore cura ai monili, trucco e parrucco. Stiamo anche rivedendo le calzamaglie e le posizioni degli armati. E non ci sarà l’accoppiata cavalier servente e dame: gli uomini seguiranno i cavalieri, le donne le dame», spiega. Isopi richiama tutti alla responsabilità. «Bisogna fare attenzione dall’inizio alla fine. Anni fa si entrava in 1.400 e si usciva in 800. Oggi si fa ritorno in 1.020». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico