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ASCOLI - Lorenzo Melosso scrive un’altra pagina di storia. Il cavaliere di Porta Romana conquista la Quintana di Foligno sotto le insegne del Rione Badia. E lancia forte un segnale. Il 9 luglio si lotterà all’ombra della città delle cento torri: Lorenzo non vuole smettere di stupire. Ascolano purosangue, 21 anni, Melosso firma il successo in terra umbra in sella a Look Amazing e sbaraglia gli avversari. La giostra della Sfida si conferma più che mai come un antipasto della Quintana picena: in corsa tutti e sei i cavalieri dei sestieri ascolani. Melosso li mette in riga: è l’unico a chiudere la gara senza errori.
Gli avversari
Gli altri, tra bandierine abbattute e anelli mancati, gettano la spugna. Alla terza e ultima tornata, su dieci rimangono solo in quattro. Alla prima tornata fuori di scena i portacolori dei Rioni La Mora, Ammaniti e Morlupo.
La dedica
«Dedico la mia vittoria alle persone che mi sono vicine, soprattutto a mia nonna, scomparsa tre anni fa. Ho lavorato duramente tutto l’anno, questa vittoria ha ripagato parte della fatica» dichiara Melosso che porta a casa il prestigioso drappo. È lui il primo ascolano a vincere la Giostra di Foligno, prima di lui era riuscito nell’impresa un altro piceno, Emanuele Capriotti di Castignano. Lollo si concede uno storico bis dopo aver agguantato la Quintana di agosto 2019 ad Ascoli. E adesso il mirino è puntato sul 9 luglio con il cavaliere di Porta Romana pronto a regalare il Palio ai suoi rossoazzurri. Ma non sarà semplice: i suoi avversari feriti dalla disfida folignate non hanno alcuna voglia di stare a guardare. Intanto sabato prossimo appuntamento al campo Squarcia con le prove cronometrate, aperte al pubblico. Sabato 2 e domenica 3 luglio invece spazio al Palio Sbandieratori e Musici in piazza Arringo. Pochi giorni dopo e sarà di nuovo Quintana. Intanto a Foligno si segnala però un brutto episodio. Venerdì sera, in occasione del corteo storico si sono levati insulti omofobi contro Massimo Fiordiponti, stilista e figurante del Rione Ammanniti, ex priore. Fiordiponti ha stigmatizzato con coraggio nel suo profilo Facebook: «Sono gay dichiarato e ne vado fiero, credo però sia giunta l’ora che il rione Croce Bianca, la smetta di fare cori dicendo. Primo perché insegnano ai ragazzini l’omofobia, secondo perché forse gli altri 9 rioni ne hanno molti di più, non vorrei un giorno elencarli tutti». Ad Arezzo invece Porta Santo Spirito vince la 141esima Giostra del Saracino con Gianmaria Scortecci e Elia Cicerchia.
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Corriere Adriatico