Le mani di fata e il fascino di Ilenia, la dama del sestiere di Porta Tufilla

Ilenia Ferri
ASCOLI - Il sestiere di Porta Tufilla nella figura del console Francesco Mazzocchi e del caposestiere Matteo Silvestri, ha presentato la dama della giostra che si disputerà...

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ASCOLI - Il sestiere di Porta Tufilla nella figura del console Francesco Mazzocchi e del caposestiere Matteo Silvestri, ha presentato la dama della giostra che si disputerà il 10 luglio. Si tratta della quarantenne Ilenia Ferri, da sempre legata ai colori di Tufilla e molto orgogliosa di poter partecipare a quella che può essere definita la Quintana della rinascita. Un corteo che, nonostante le restrizioni di figuranti, 60 unità per ogni sestiere, non potrebbe mai fare a meno della sua primadonna che in questa prima uscita sarà incarnata da una donna che si descrive « dedita al sociale e piena di interessi, innamorata della sua famiglia e della sua città ». 

 


La dama di luglio di Porta Tufilla, che nella vita è ausiliaria presso la Clinica San Giuseppe, è talmente coinvolta nella sua fede rossonera, al punto di aver sfoderato vessilli e bandiere del suo sestiere anche negli anni in cui si è ritrovata a vivere a Borgo Solestà. «Sono sposata con un uomo che frequento dai tempi della scuola, da ben 25 anni, Fabio Campanella e sono madre di due ragazze, Beatrice di 13 anni e Benedetta di 12» ha detto alla presentazione confessando di avere nel cucito uno dei suoi principali hobby, al punto di aver attualmente messo le mani sul costume del cavaliere, l’inossidabile Massimo Gubbini, bisognoso di un restyling. 



E a proposito di Gubbini, i presenti hanno speso parole di elogio e fiducia nei suoi confronti, visto che con i tre cavalli prescelti sta allenandosi da tempo ogni giorno dalle prime ore dell’alba. Nel corso della presentazione della primadonna rossonera, sia il console che il caposestiere hanno sottolineato l’importanza ma anche le difficoltà di questo ritorno della rievocazione storica, in una vita quintanara lasciata nel tempo con pochissimi appuntamenti e scarse entrate economiche. «Con il registro presso il Terzo Settore spero in una nuova autonomia, nuovi introiti e inediti progetti per Tufilla» ha auspicato Mazzocchi, fiducioso anche in un nuovo rapporto con l’Arengo. «Stiamo varando un programma di eventi da realizzare settimana per settimana» ha detto Matteo Silvestri.

 

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Corriere Adriatico