ASCOLI - Mentre proliferano le petizioni contro la nuova illuminazione a led che ha ormai coperto gran parte della città di Ascoli s'infiamma anche la polemica politica. ...
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A distanza di qualche giorno dalla risposta in consiglio mentre i cittadini, guidati dalla commerciante Ivana Manni, danno vita ad una petizione con tanto di raccolta firme, l'esponente dem annuncia di aver predisposto una mozione, da discutere in consiglio comunale con la quale si "impegna l'amministrazione a migliorare qualità e quantità dell'illuminazione nelle zone più esposte a problemi di sicurezza, con l'installazione di nuovi pali e corpi illuminanti". Al centro del dibattito c'è ora la questione centro storico che si affianca all'ormai acquisito problema sicurezza: "La mancanza di studi precedenti alla base della nuova illuminazione, sta distruggendo il nostro patrimonio. Il centro storico -argomenta Ameli - rappresenta un biglietto da visita importante che non può essere trascurato".
Per Ameli è necessario ascoltare i cittadini su questo tema, magari convocando assemblee pubbliche di quartiere. E pare sgretolarsi anche l'assunto del grande risparmio per l'ente: "A seguito di un accesso agli atti, ho potuto constatare come andremo a spendere almeno 1.200.000 euro, circa 101.000 euro al mese da moltiplicare per dodici, rispetto al milione e quattrocentomila euro della vecchia bolletta senza Led. Altro che i 350.000 euro di risparmio per gli ascolani annunciati dall'assessore Tega!".
Tega parlando degli attuali costi ridotti, avrebbe, secondo l'esponente dem, dimenticato di aggiungere l'Iva. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico