La Provincia cita in giudizio la Regione dopo i solleciti caduti nel vuoto. Rimborsi per le spese attesi da sei anni

Palazzo San Filippo sede della Provincia di Ascoli
ASCOLI - Da Palazzo San Filippo parte la procedura per un’azione legale nei confronti della Regione Marche. Con un decreto del presidente della Provincia, Sergio Fabiani, si...

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ASCOLI - Da Palazzo San Filippo parte la procedura per un’azione legale nei confronti della Regione Marche. Con un decreto del presidente della Provincia, Sergio Fabiani, si spiana la strada per una battaglia in sede giudiziaria contro l’ente regionale per i rimborsi, a partire dal 2015, relativi ai costi per le funzioni non fondamentali ugualmente sostenuti dopo il riordino delle Province.

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Rimborsi mai arrivati – stando al decreto presidenziale – nelle casse provinciali. Si arriva, dunque, allo scontro frontale a distanza di sei anni dalla rimodulazione delle funzioni dell’ente, con la decisione di affidare ad un avvocato l’incarico per proporre il ricorso ad un procedimento giudiziale o per una diffida e messa in mora della Regione. 

In attuazione della legge Delrio, nel 2015 erano state trasferite a livello regionale diverse funzioni amministrative tra cui caccia e pesca nelle acque interne, agricoltura, difesa del suolo, protezione civile, turismo, beni e delle attività culturali, servizi sociali, formazione professionale, edilizia pubblica e trasporto pubblico. Nonostante il riordino delle funzioni e il passaggio di diverse competenze alla Regione, la Provincia di Ascoli ha continuato ad accollarsi, secondo quanto risulta dal decreto presidenziale appena emesso, i costi relativi a funzioni non fondamentali, come quelli per la gestione della funzione ex Anas per conto della Regione Marche. E adesso, dopo tre sollecitazioni inascoltate, si è deciso di ricorrere alla carta bollata e alle vie legali, motivando la scelta col fatto che «le richieste di rimborso spese per le funzioni non fondamentali sono rimaste inevase, e che, pertanto occorre avviare l’iter giudiziario per ottenere il pagamento delle somme richieste». 



Stando a quanto riportato dall’amministrazione provinciale, le sollecitazioni per il pagamento dei rimborsi previsti, sono state inviate il 29 dicembre 2015, il 18 ottobre 2018 e, attraverso l’Unione Province italiane, il 13 febbraio 2020. Sollecitazioni cadute nel vuoto nella scorsa legislatura. Ed ora la nuova amministrazione regionale subentrata si vedrà arrivare la lettera di diffida di messa in mora o un ricorso per procedimento giudiziale per quelle somme che la Regione, in 6 anni, non ha mai rimborsato alla Provincia di Ascoli.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico