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ASCOLI - Il più bel regalo di Natale. Debutta in città la prima convivenza, in autonomia, di persone con disabilità. Un esperimento che apre uno spiraglio molto importante per le persone più fragili che si trovano con un punto interrogativo sul loro futuro, una volta persi i genitori.
Si tratta del progetto-pilota “Dopo di noi”, messo in campo dall’Arengo insieme all’Ambito sociale XXII, che dopo un lungo e duro periodo di lavoro, insieme anche ad altre realtà sociali cittadine, ora è diventato realtà con l’inaugurazione del primo appartamento, denominato “Casa di Marco”, che vedrà coabitare tre ragazzi disabili (che in realtà stanno già vivendo la loro esperienza in comune da qualche settimana). Il tutto, ovviamente, con l’attivazione di tutta una serie di adeguamenti e servizi giornalieri all’interno dell’abitazione e con un’assistenza sempre garantita.
Al taglio del nastro del primo appartamento – donato dal padre, ora deceduto, di uno dei ragazzi – hanno espresso la loro grande soddisfazione il sindaco Marco Fioravanti, l’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni che ha seguito tutto il discorso, ma anche il vescovo monsignor Gianpiero Palmieri che ha voluto essere presente e il senatore Guido Castelli. Ma l’Arengo sta già lavorando per replicare, gradualmente, l’esperimento in altri tre appartamenti individuati all’interno del Ferrucci.
«Abbiano finalmente inaugurato – sottolinea il sindaco - il primo appartamento del progetto “Dopo di Noi”.
Corriere Adriatico