Palazzo Saladini Pilastri è la chiave per riattivare il cuore di Ascoli. Subito due interventi

Palazzo Saladini Pilastri in corso Mazzini
ASCOLI - Hanno subito risposto all’appello dell’Arengo i soggetti coinvolti dal maxi-progetto per la qualità dell’abitare, finanziato con 75 milioni...

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ASCOLI - Hanno subito risposto all’appello dell’Arengo i soggetti coinvolti dal maxi-progetto per la qualità dell’abitare, finanziato con 75 milioni (oltre ai 15 per il progetto sulle frazioni). Dopo il decreto del ministro Enrico Giovannini che ha definito la tempistica per realizzare gli interventi previsti, con termine ultimo il 31 marzo 2026, il sindaco Marco Fioravanti ha tenuto la prima riunione operativa. 

 

Il primo tassello da mettere sarà l’intervento più importante e corposo, legato alla valorizzazione di Palazzo Saladini Pilastri. In questa direzione, si attende a breve il decreto ministeriale che consentirà all’Arengo di procedere con l’acquisto dello storico immobile, per poi passare all’attivazione delle prime azioni concrete come l’attivazione della cabina di regia per il centro commerciale naturale e l’apertura del giardino del palazzo come parco pubblico.

Sarà Palazzo Saladini Pilastri, individuato come perno del consistente progetto da 75 milioni per il rilancio e il ripopolamento del centro storico, il punto da cui partire. Dalla riunione tenutasi a Palazzo Arengo con tutti i protagonisti di questo progetto (Fondazione Carisap in primis al fianco del Comune), è emerso che con l’acquisizione formalizzata si potrà partire come primo passaggio proprio dall’attivazione dell’hub del centro commerciale naturale del centro storico, ovvero la cabina di regia che sarà chiamata a progettare tutte le attività da mettere in campo per valorizzare il centro storico e le sue attività.

E, a seguire, con l’apertura alla città dello storico giardino annesso al palazzo, trasformandolo in un vero e proprio parco pubblico urbano, visitabile da cittadini e turisti. Poi seguiranno gli altri importanti interventi, tra cui l’albergo etico e accessibile (con il coinvolgimento di persone con disabilità), il Polo sanitario solidale per prestazioni sanitarie gratuite o a prezzi calmierati e, ovviamente, il discorso più importante: quello dell’housing sociale per ripopolare il centro storico. La corsa contro il tempo è appena iniziata. 

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Corriere Adriatico