Insulti al sindaco per la mascherina nera alla ricorrenza del 25 Aprile, in due finiscono sotto processo

Il sindaco Fioravanti con la mascherina contestata
ASCOLI - Finisce con una citazione in giudizio la vicenda degli insulti via social al sindaco Marco Fioravanti, anche se da parte del primo cittadino c’è la forte...

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ASCOLI - Finisce con una citazione in giudizio la vicenda degli insulti via social al sindaco Marco Fioravanti, anche se da parte del primo cittadino c’è la forte intenzione di risolvere l’intera questione in maniera più pacifica. Il caso era avvenuto a poche ore dalla commemorazione del 25 aprile di due anni fa.

 

Il sindaco era stato fatto oggetto di diversi insulti da parte di alcuni utenti su Facebook, perché reo di aver indossato una mascherina scura durante le celebrazioni a Colle San Marco. All’epoca Fioravanti pubblicò sui suoi profili social alcuni screenshot con le offese e le minacce ricevute in quelle ore. Tra i vari messaggi era stata anche postata l’immagine del sindaco a testa in giù: «La posizione corretta», era scritto a margine nel commento. Lunedì si apre il processo per due imputati, un ascolano di 49 anni e un cinquantaseienne brianzolo. Anche se da parte del primo cittadino Fioravanti c’è la volontà di risolvere la questione con una stretta di mano. Proprio così come era accaduto poco più di un anno fa, nel dicembre 2020, nei confronti di un’altra persona verso la quale era stata avanzata querela per il medesimo motivo: il sindaco l’aveva poi ritirata dopo aver ottenuto le scuse. Attraverso le parole del legale Falciani, il sindaco ringrazia la Questura. 

 

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Corriere Adriatico