Ascoli, volevano due milioni di euro Imprenditore pestato a sangue

Il palazzo di giustizia
ASCOLI Si è concluso ieri pomeriggio, davanti al Collegio...

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ASCOLI Si è concluso ieri pomeriggio, davanti al Collegio Giudicante (presidente Marco Bartoli), il processo che vedeva imputate quattro persone accusate di aver aggredito e malmenato Franco Lello al quale avrebbero voluto estorcere anche la somma di 2 milioni di euro. Scopo dell’azione delinquenziale doveva essere impedire alla vittima di presentarsi in tribunale per testimoniare contro Giulio De Angelis. Il pubblico ministero, Umberto Monti, al termine della sua requisitoria aveva chiesto per Gaetano Abaco la condanna a sei anni, per Filippo Riggio a 3 anni e mezzo, Giulio De Angelis a sei anni e Marco Valentini a due anni e mezzo. La corte, però, ha sensibilmente ridotto le varie pene. Per Abaco la condanna è stata di un anno e mezzo, Riggio, difeso dall’avvocato Maurizio Cacaci, è stato assolto, Giulio De Angelis condannato a tre anni e tre mesi, Marco Valentini, assistito dall’avvocato Francesco Ciabattoni, è stato assolto. Nella vicenda erano state coinvolte altre due persone: Nicola Bella che aveva patteggiato una pena a 2 anni e Arion Ikonomi, di nazionalità albanese, che si era visto prosciogliere. Gli imputati poi condannati, secondo quanto indicato dalla pubblica accusa, il 3 marzo e il 4 giugno 2008 a vario titolo , compirono atti volti a costringere Franco Lello a consegnar loro la somma di 2 milioni di euro. Inoltre, la vittima vene picchiata per convincerla a non recarsi in tribunale per testimoniare contro Giulio De Angelis che doveva rispondere del reato di violenza sessuale nei confronti di tre sue dipendenti. Per rendere ancor più dura la rappresaglia a Franco Lello venne bruciata l’autovettura, una Mercedes E 270. Ma la cosa più grave fu che a seguito del pestaggio con pugni e calci la vittima fu costretta ad una lunga degenza in ospedale, circa tre mesi, per guarire dalle numerose fratture che gli erano state provocate: trauma toracico con fratture delle costole, trauma facciale con lesione ossea, ferite lacero contuse multiple al volto e distacco apicale delle ossa nasali. Al tempo Franco Lello, assistito dall’avvocato Fabrizio De Vecchis, aveva 68 anni.
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Corriere Adriatico