Ascoli, invece di assistere l'anziana lavorava nell'esercizio commerciale

Il tribunale di Ascoli
ASCOLI - Visto il ripetersi di casi non conformi a quanto previsto dalla legge, il legislatore ha proceduto ad inasprire le sanzioni nei confronti di coloro che abusano della 104,...

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ASCOLI - Visto il ripetersi di casi non conformi a quanto previsto dalla legge, il legislatore ha proceduto ad inasprire le sanzioni nei confronti di coloro che abusano della 104, presentando certificati medici falsi o riuscendo ad ottenere assistenza non prevista dalla legge. A  doversi occupare di un caso del genere è stato il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Ascoli, Rita De Angelis, la quale, a seguito di una denuncia presentata in procura, ha dovuto esaminarne uno in cui veniva chiamata in causa una dipendente delle Poste. Quest’ultima ha una parente bisognosa di essere assistita per l’intera giornata. Si era offerta di farlo, usufruendo, per l’appunto, della legge 104 e ovviamente aveva acquisito tutti i diritti, soprattutto quello economico, che essa prevede.

È accaduto, invece, che la donna, che ha un impiego come postina nella Vallata del Tronto, utilizzava i giorni di congedo che le spettavano per legge sia per assistere la congiunta sia per lavorare in un’attività commerciale. La cosa è andata avanti per diverso tempo poi, come sempre accade, qualcuno potrebbe aver segnalato alla polizia giudiziaria l’irregolarità oppure che possa essere incappata in un’azione di verifica che di tanto in tanto viene effettuata. Al termine dell’udienza preliminare di ieri il giudice De Angelis, su richiesta avanzata dall’avvocato difensore, ha deciso di non rinviare a giudizio l’imputata, ma di accettare la sua messa in prova. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico