Ascoli, musica, slide e Youtube L’omelia dei sacerdoti diventa rock

Sacerdoti sempre più al passo con i tempi
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ASCOLI - «Tutti noi sacerdoti abbiamo bisogno di aggiornamenti, in prima fila mi pongo io». Il 13 aprile, monsignor Giovanni D’Ercole festeggerà il suo terzo anno di nomina alla guida della diocesi ascolana e tra i prossimi impegni ci sarà attualizzare il più possibile la trasmissione della Parola di Dio. «Oggi - aggiunge D'Ercole - occorre porre molta attenzione sul bisogno di adottare le nuove tecnologie mettendole al servizio della comunità; penso all’utilizzo degli audiovisivi, per esempio, che sicuramente aumentano la capacità di memorizzare quanto il sacerdote spiega. So che diversi prelati si servono anche della musica e del contenuto di canzoni moderne senza, ovviamente, rinunciare alla centralità di quanto viene esposto ai fedeli e cioè l’esegesi biblica del giorno liturgico in cui l’omelia avviene». Non solo musica sacra dunque ma anche moderna: «Questione di abitudine - spiega il vescovo - il linguaggio, d’altra parte, deve essere compreso da chi ascolta ed è dunque necessario che un’omelia permetta di aderire al meglio alla mentalità di oggi. La fase è, attualmente, sperimentale; vedremo quali frutti porterà, credo positivi e, comunque, occorre sempre partire dalla Parola di Dio letta e commentata in quel determinato giorno, in quel momento speciale, in quella situazione particolare.  Intanto, posso dire che nelle catechesi che ho tenuto durante le stazioni quaresimali io stesso ho utilizzato lo schermo, le slides, Youtube. Inoltre, e da tempo, negli incontri con le vicarie della diocesi, insieme ai sacerdoti si individuano linee comuni utili per le omelie pur lasciando, a loro e a me, la libertà di esprimersi poi secondo il soffio che lo Spirito Santo trasmette a ciascuno di noi».
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Corriere Adriatico