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ASCOLI - Il Ponte di Cecco, il più antico della città, è finalmente tornato al pubblico. Il sindaco Marco Fioravanti ha riaperto ufficialmente dopo molti decenni uno dei beni architettonici più importanti della storia ascolana e tra più amati dai turisti.
I segni del tempo
La struttura, risalente ad epoca romana, dallo scorso novembre era stato oggetto di lavori volti a mettere in sicurezza il suo camminamento, nel corso del tempo diventato pericoloso a causa di parapetti troppo bassi.
Porta Maggiore
«Stiamo organizzandoci per poter assicurare un costante servizio ad opera delle guide per le visite» ha detto alle centinaia di curiosi intervenuti il sindaco. Il Ponte di Cecco distrutto dai tedeschi in fuga nel 1943, fu recuperato nel 1971 e alla fine degli anni ’90. «Ringrazio tutte le circoscrizioni di Porta Maggiore che negli anni si sono avvicendate per la sua tutela» ha continuato il primo cittadino, ribadendo che la costruzione - da sempre al centro di una leggenda che lo volle costruita da Cecco d’Ascoli con l’aiuto del diavolo nell’arco di una sola notte – dovrà essere custodita e mai più affidata ai vandali.
«Questa riapertura è il migliore regalo di compleanno che potessi ricevere» ha detto infine Marco Fioravanti prima di dare il via libera al passaggio dei visitatori. Il percorso purtroppo però non potrà più disporre dell’uscita in via Tranquilli per un contenzioso nato con un privato su questioni di accesso.
Corriere Adriatico