Ascoli, polpette avvelenate per uccidere i cani della vicina di casa: a processo

Polpette avvelenate in un'immagine di repertorio
ASCOLI - Avrebbe sistemato delle esche sul balcone della vicina di casa per avvelenare i suoi due cani. Fra i due i rapporti si erano da tempo deteriorati, al punto che è...

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ASCOLI - Avrebbe sistemato delle esche sul balcone della vicina di casa per avvelenare i suoi due cani. Fra i due i rapporti si erano da tempo deteriorati, al punto che è ancora pendente un procedimento per lesioni nei confronti del figlio della donna, e presumibilmente l’uomo era infastidito dal fatto che qualche volta gli animali abbaiavano. Ieri, davanti al giudice Pietro Merletti si è aperto il processo a carico di M. G. per aver tentato di avvelenare i cani della sua vicina. Il fatto si è verificato a luglio 2017 quando alle 6 la nipote della donna si è recata in giardino per ritirare della biancheria. Ha notato l’uomo che gettava sul balcone della zia quattro pezzi di carne. Intorno alla 7.30 la proprietaria degli animali ha aperto la porta che porta al balcone ed ha fatto uscire i cani. Uno di questi ha mangiato una piccola parte di un’esca. La donna è prontamente intervenuta sospettando che il cibo potesse essere avvelenato. Poi, avuta conferma dalla nipote che riferiva di aver visto M. G. gettare quattro pezzi di carne nel balcone ha subito chiesto l’intervento di un veterinario, della polizia e del Comune. Trascorso un po’ di tempo l’animale ha cominciato a vomitare, segno che aveva ingerito della carne che conteneva del veleno. I quattro bocconcini venivano recapitati all’Istituto zootecnico di Fermo per essere sottoposti ad esame di laboratorio. L’esito è stato che si trattava di carne contenente veleno.
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Corriere Adriatico