Ascoli, rapina all'ufficio postale Coppia incastrata dalle telecamere

Ufficio postale
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ASCOLI - Il sostituto procuratore della Repubblica Cinzia Piccioni ha chiuso l’indagine riguardante due ascolani, A. M. e M. P.. L’inchiesta è relativa a un tentativo di rapina che il 3 ottobre si è verificato in via Dino Angelini. Nei confronti del trentaduenne A. M., assistito dall’avvocato Umberto Gramenzi, è stato ipotizzato il reato, in concorso con M. P., ragazza di 29 anni, di tentata rapina.


L’episodio incriminato è accaduto davanti all’ufficio postale di via Angelini. Una donna si trovava davanti all’apparecchio Bancomat per il prelievo di soldi. Alle sue spalle è sopraggiunto A. M. il quale, pistola in mano, le ha intimato di consegnare la somma da poco prelevata. L’anziana, colta di sorpresa e dalla paura, ha cominciato ad urlare a squarciagola attirando l’attenzione di alcune persone che si trovavano poco distanti e che si sono precipitate a portare aiuto alla pensionata minacciando a parole il malvivente. Vista la mala parata A. M. si è dato alla fuga e dopo qualche centinaio di metri è salito a bordo di un’autovettura al volante della quale si trovava la complice.

 Arrivare a scoprire gli autori dell’azione criminale è stato per i carabinieri molto facile. Infatti, dalla visione del filmato che la telecamera di sorveglianza aveva registrato hanno potuto distintamente rilevare il numero di targa dell’auto con cui il giovane si era allontanato.  I militari si sono subito recati i nell’abitazione della persona risultata intestataria dell’auto. Alla loro vista M. P. ha riconosciuto le proprie responsabilità ed ha consegnato la pistola, risultata essere giocattolo con il tappo rosso inserito nella canna. Ha anche collaborato all’individuazione della complice che si trovava al volante dell’auto usata per la fuga. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico