Ascoli, rapinatore della tabaccheria incastrato dalla felpa griffata ​

La tabaccheria di piazza Ventidio Basso rapinata
ASCOLI - La  squadra mobile della Questura di Ascoli ha individuato l’autore che il 29 marzo scorso ha effettuato una rapina a mano armata nella tabaccheria in piazza...

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ASCOLI - La  squadra mobile della Questura di Ascoli ha individuato l’autore che il 29 marzo scorso ha effettuato una rapina a mano armata nella tabaccheria in piazza Ventidio Basso. La Procura della Repubblica ha quindi formalizzato all’autore del colpo, C. G., 39 anni, residente a Castel di Lama, l'accusa di rapina aggravata a mano armata in quanto impiugnava una pistola priva del tappo rosso. C. G., che subito dopo la rapina, sulla scorta delle testimonianze raccolte, era indiziato di essere l’autore, ora si ritrova ad essere ufficilamente indagato. Nel prossimi giorni dovrà presentarsi in Procura per essere ascoltato dal pubblico ministero. La rapina avvenne intorno alle 13 del 29 marzo scorso, in un momento in cui all’interno della tabaccheria non c’era alcun cliente se non la titolare dell’esercizio.  C. G. fece irruzione all’interno della tabaccheria con il volto coperto da un passamontagna e in mano una pistola giocattolo a cui era stato tolto il tappo rosso in modo che sembrasse un’arma vera. Il lamense intimò alla proprietaria di consegnargli i soldi che aveva in cassa, appena 400 euro, e scappò. Il caso volle che poco distante, una donna seduta su una panchina assistette alla scena e successivamente fornì agli investigatori elementi fondamentali per individuare il rapinatore. L’altezza: un metro e ottanta centimetri circa, corporatura media, occhi celesti. Indossava una felpa nera con scritta in rosso “Napapijri”. L’errore commesso dal rapinatore fu di torgliersi, una volta fuori dalla tabaccheria, il passamontagna che permise alla testimone di vederlo in volto. 

I sospetti caddero immediatamente su C. G.. Venne eseguita una perquisizione nel suo appartamento dove viveva con il rinvenimento della felpa, appoggiata su una sedia, con la scritta della marca in rosso, e del passamontagna nascosto sotto il suo casco integrale.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico