Ascoli, la contessa Merli in Procura "Il traffico provoca il crollo delle torri"

Le torri del palazzo Merli
ASCOLI - Le “torri gemelle” del tredicesimo secolo del nobile Palazzo Merli in piazza Sant’Agostino pendono sempre di più e rischiano di crollare. A...

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ASCOLI - Le “torri gemelle” del tredicesimo secolo del nobile Palazzo Merli in piazza Sant’Agostino pendono sempre di più e rischiano di crollare. A lanciare l’allarme è la proprietaria, la contessa Elena Merli Saladini che tramite il marito, l’ingegnere Giuseppe Rossi, ha inviato una lettera al sindaco Guido Castelli e per conoscenza al procuratore della Repubblica, Michele Renzo.  Nella lettera la proprietaria delle due storiche torri declina “ogni e qualsivoglia responsabilità per eventuali danni di qualunque tipo che dovessero ricadere sulla pubblica incolumità da movimenti delle imponenti torri medievali, facendo presente che dovrà risponderne direttamente l’amministrazione comunale quale responsabile della primaria causa non accidentale di un eventuale non augurabile rovina: il traffico”. Dunque sarà Palazzo Arengo a pagare il costoso restauro? Il Comune non ci pensa minimamente e nella lettera di risposta l’ingegnere Enzo Ballatori spiega i motivi.  “L’inclinazione delle torri - puntualizza il dirigente comunale - (e il connesso cedimento fondale) si verifica verso il cortile interno, nel lato opposto, cioè rispetto a quello interessato dal contestato traffico veicolare”.
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Corriere Adriatico