Ascoli, piano della Pfizer per assumere ottanta persone nei prossimi due anni

Ascoli, piano della Pfizer per assumere ottanta persone nei prossimi due anni
ASCOLI - ​Dietro l'ennesima fotografia dello scenario di una crisi allarmante e perdurante, ovvero quella del caso Manuli, affiora un'importante chance occupazionale...

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ASCOLI - ​Dietro l'ennesima fotografia dello scenario di una crisi allarmante e perdurante, ovvero quella del caso Manuli, affiora un'importante chance occupazionale targata Pfizer: il colosso farmaceutico a livello mondiale sarebbe pronto ad assumere 70-80 persone, nello stabilimento ascolano, nei prossimi due anni.

Con il possibile recupero di almeno una decina di dipendenti della Manuli destinati alla mobilità. La notizia, seppure non ufficiale, è emersa dal confronto delle organizzazioni sindacali nell'ambito della trattativa proprio per il caso Manuli. Un'informazione confermata proprio da fonti sindacali secondo cui il gruppo americano, leader mondiale per la produzione biofarmaceutica, si appresterebbe ad avviare una nuova linea produttiva proprio nel Piceno, con conseguente ampliamento anche dell'attuale superficie industriale.

L'importante notizia è emersa, come detto, nell'ambito dei colloqui avviati per la definizione di possibili reintegri in altre aziende di alcuni addetti in esubero dello stabilimento Manuli. In tal senso, si è verificato questo possibile percorso di reintegro di una decina di persone proprio da parte della Pfizer, nel contesto di queste 70 assunzioni programmate dal Gruppo nel prossimo biennio.

"E' vero, - conferma Andrea Quaglietti dell'Usb, l'unione sindacale di base - questo ulteriore investimento per lo sviluppo aziendale della Pfizer è emerso nel corso del confronto sul caso Manuli, nel momento in cui si è parlato del possibile reintegro di alcuni dipendenti in altre aziende. Si è parlato della possibilità del Gruppo farmaceutico di assumere un'ottantina di persone nell'arco di due anni, a partire dal 2016. Ed una decina dovrebbero essere i dipendenti della Manuli in uscita con possibilità di essere riassorbiti dall'industria farmaceutica". Una notizia che subito ha scatenato un grande interesse tra i tanti ascolani senza lavoro, anche attraverso i social, trattandosi di una novità in netta controtendenza con l'attuale quadro occupazionale ed economico del territorio piceno. Va ricordato che il sito ascolano della Pfizer è uno dei poli produttivi di eccellenza nel panorama farmaceutico mondiale, fortemente specializzato nella produzione di compresse solide orali.


La forte innovazione delle tecnologie implementate, le forti competenze nella produzione di farmaci "a forte impatto e alto profilo farmacologico", soprattutto in oncologia e nei disturbi mentali. Il sito di Ascoli copre infatti il 20% della produzione mondiale di Pfizer. Attualmente i dipendenti sono circa 600. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico