Un passivo di 900mila alla Start: il presidente Enrico Diomedi finisce nel mirino

Un passivo di 900mila alla Start: il presidente Enrico Diomedi finisce nel mirino
ASCOLI -  Dopo l’insediamento delle nuove amministrazioni provinciale e comunale di San Benedetto è iniziato il risiko delle nomine nelle società...

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ASCOLI -  Dopo l’insediamento delle nuove amministrazioni provinciale e comunale di San Benedetto è iniziato il risiko delle nomine nelle società partecipate. In primis alla Ciip e poi alla Start Plus. Ma ora anche la presidenza della Start, azienda unica di trasporti guidata da Enrico Diomedi, il cui mandato scadrà fra un anno, è finita nel mirino. A Diomedi si contesta la presunta cattiva gestione dell’azienda. In particolare sotto la lente è finita una postilla in bilancio in cui si dichiara un passivo di 900mila euro in epoca pre Covid (2019) della quale pochi soci ne erano a conoscenza.

 

 


Inoltre la Start avrebbe speso più di 700mila euro in consulenze legali e circa 600mila euro per la vigilanza sugli autobus. Spese ritenute fin troppo generose. Aspetti sui quali i soci intendono approfondire per poi trarre le dovute conclusioni politiche. Non ci vuole altro per aggiungere che il presidente Diomedi è sulla graticola anche perchè scelto dal centrodestra che però ora è all’opposizione a San Benedetto.


Ma Diomedi respinge al mittente le accuse sul disavanzo: «Nel corso del 2020 accortisi dell’errore il Cda, sollecitato anche dal collegio sindacale ha applicato quanto previsto dai principi contabili nazionali in tema di correzione di errori. Quindi - spierga - si è proceduto rettificando i ricavi del 2019 afferenti agli abbonamenti scolastici del periodo gennaio giugno 2020 (euro 610.722) andandoli a contabilizzare nel periodo di competenza. Questa manovra produce un effetto solo nell’esercizio in cui viene rimediato all’errore ma non implica alcuna problematica di carattere gestionale o finanziaria, anzi al contrario, il Cda è stato ligio nel rilevarlo e nel porre fine al reiterarsi dell’errore». Dunque per Diomedi si tratta solo di un errore tecnico già sanato ma è evidente che il bilancio in corso è sotto osservazione da parte di qualche socio.

 

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Corriere Adriatico