Ascoli, da oggi i nuivi pass in centro Rischio multa per oltre 500 utenti

Da oggi scattano i nuovi pass per il centro storico
ASCOLI -  Da oggi non sono più validi i vecchi permessi per transito e sosta nel centro storico ascolano e scatta il rischio multe. Con la fine di febbraio si...

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ASCOLI -  Da oggi non sono più validi i vecchi permessi per transito e sosta nel centro storico ascolano e scatta il rischio multe. Con la fine di febbraio si è chiusa, infatti, l'operazione di rinnovo delle vecchie autorizzazioni per i residenti (oltre a quelle speciali) e da questo momento le auto che esporranno il vecchio tagliando per sostare nelle zone a traffico limitato potranno essere sanzionate. Quest'anno, anche a causa dello slittamento dovuto all'aumento delle tariffe dei permessi (passate da 13 a 25 euro annui per i residenti), sono stati concessi due mesi per le operazioni di rinnovo, ovvero gennaio e febbraio. Ma, stando a quanto riscontrabile su strada dagli stessi vigili urbani, sembrano ancora numerose le persone che non hanno proceduto al rinnovo, stimabili in almeno 500.


Ovviamente, pur essendo scaduto il termine di tolleranza e, quindi, di proroga dei vecchi permessi, anche nei prossimi giorni i residenti o gli autorizzati che vorranno potranno richiedere il nuovo tagliando per il 2016, ma nel frattempo, chiaramente, non potranno transitare o sostare nelle zone a traffico limitato, rischiando, in caso contrario, di essere multati.

Nel frattempo, sempre sul fronte permessi, l'Arengo sta valutando le eventuali nuove modalità di utilizzo dei permessi una volta attivati gli attesi varchi elettronici. All'orizzonte c'è sicuramente la limitazione del numero di persone autorizzate che potranno accedere nelle zone a traffico limitato e, tra le ipotesi al vaglio, anche la possibile suddivisione in due grandi zone, a destra e sinistra di corso Trieste. Ciò che andrà definito subito, di certo, è chi potrà accedere, tra i possessori di permesso per il centro, all'interno delle zone a traffico limitato protette dai varchi.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico