OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ASCOLI - Non c’è tregua per la targa in ricordo delle donne partigiane picene. La targa fu inaugurata nel 2014 nello slargo della chiesa di Santa Maria Intervineas e durante questi otto anni è stata oggetto più volte di atti vandalici. Da più di un anno non è più al suo posto perché in fase di restauro.
Già nella primavera del 2015, dopo neanche un anno dall’inaugurazione alla quale prese parte l’allora presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini la targa fu gettata dai vandali nella sottostante scarpata del fiume Tronto. Poco tempo prima, la targa in travertino era stata deturpata con la scritta “Piazza Leo Perez”, ex centravanti dell’Ascoli che finì nell’occhio del ciclone per il saluto romano dopo i gol segnati in campo. Dopo l’ennesimo degrado subito, la targa era stata appoggiata a terra e quindi nel 2020 il Comune, d’accordo con la sezione locale dell’Anpi, l’associazione Nazionale Partigiani D’Italia, aveva deciso di provvedere all’ennesimo restauro. «È già la terza volta che si corre ai ripari con la targa alle partigiane picene, ma stavolta sta passando davvero troppo tempo» afferma sconsolato Pietro Perini, riconfermato presidente provinciale dell’Anpi, riferendo che l’associazione e la città stanno attendendo la fine del restauro dallo scorso anno.
«Inizialmente sembrava che potesse tornare al suo posto lo scorso 18 giugno, in occasione della ricorrenza della liberazione della città, avvenuta tra il 18 e il 20 giugno 1944, ma ancora non è accaduto nulla» evidenzia Perini, figlio di Spartaco, comandante della Banda Patrioti Piceni di Colle San Marco.
Corriere Adriatico