Impianti fuori uso, automobilisti restano prigionieri nella notte nel parcheggio sottinterrato

Il parcheggio di Porta Torricella
ASCOLI - Nella giornata della Liberazione, lo scorso 25 aprile, alcuni ascolani e visitatori sono rimasti “prigionieri”, per un po’ di tempo, nel parcheggio di...

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ASCOLI - Nella giornata della Liberazione, lo scorso 25 aprile, alcuni ascolani e visitatori sono rimasti “prigionieri”, per un po’ di tempo, nel parcheggio di Porta Torricella, in tarda serata, a causa di dispositivi di pagamento fuori uso e dell’impossibilità di riuscire a contattare il centro di assistenza in remoto della Saba (attraverso uno specifico pulsante all’interno della struttura) che, evidentemente impegnato, non rispondeva.

 

E, alla fine, qualcuno tra loro è riuscito lentamente a sollevare in qualche modo la sbarra dell’uscita consentendo quindi a tutte le auto bloccate di defluire. Una situazione paradossale che ha scatenato, ovviamente, l’ira e le lamentele dei diversi utenti rimasti in attesa di poter pagare ed uscire e che hanno voluto segnalare quanto accaduto. Tutto questo si è verificato in una giornata campale dal punto di vista del traffico e della sosta, per il gran numero di ascolani e turisti che si sono riversati nel capoluogo piceno per la giornata festiva e che, in molti casi, hanno scelto proprio il parcheggio di Torricella per la sua comodità, essendo dietro piazza Arringo e direttamente collegato con viale De Gasperi. 


Le auto bloccate 
Nelle giornate festive, come nelle ore serali, il parcheggio di Torricella gestito dalla Saba resta funzionante ma senza la presenza di personale – come avvenuto anche lunedì scorso – e agli utenti viene consentito di pagare attraverso due dispositivi automatici (con pagamento attraverso carte elettroniche) che si trovano all’interno della struttura, vicino all’uscita. Fatto sta che nell’occasione, anche nel corso della giornata si sarebbero registrati alcuni problemi con i dispositivi per il pagamento. E proprio per i casi di necessità e di emergenza, la Saba ha previsto il suddetto collegamento in remoto con un centro di assistenza dalla sede principale per aiutare gli utenti e consentire loro di espletare le operazioni di pagamento o, in caso di problemi, consentire loro comunque di uscire dal parcheggio. Considerando però che questo centro di assistenza deve servire tutta la rete dei parcheggi della multinazionale della sosta. Nella giornata del 25 aprile scorso, però, la situazione si è molto complicata perché nella tarda serata – sembra intorno a mezzanotte – quando diverse auto si sono trovate a dover pagare e uscire dal parcheggio, hanno avuto problemi ad uscire. Questo perché, a fronte delle macchinette per il pagamento che non funzionavano, nonostante i ripetuti tentativi non si riusciva a mettersi in contato con l’assistenza in remoto, pigiando il pulsante e attendendo una risposta. Fatto sta che, dopo aver aspettato per diverso tempo e non prospettandosi altra soluzione, qualcuno tra le persone che dovevano uscire con l’auto da Porta Torricella ha provato ad alzare di forza la sbarra che solitamente si solleva all’inserimento del ticket di avvenuto pagamento. Alla fine si è riusciti a sbloccare finalmente la sbarra e ad uscire con l’auto, non potendo comunque pagare quanto dovuto, favorendo anche l’uscita degli altri automobilisti in attesa. 


Il servizio 


Alcuni cittadini, a seguito di quanto avvenuto, hanno voluto esternare il disappunto per quanto avvenuto sollecitando provvedimenti, comunque, «per garantire al meglio il servizio ad ascolani e turisti, prevedendo altre soluzioni al fine di evitare che si possano creare situazioni come quella paradossale dello scorso 25 aprile, considerando che proprio Torricella essendo comodo e a tariffe accessibili rappresenta un punto di riferimento per chi arriva in città o vuole recarsi in centro». 

 

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Corriere Adriatico