Chiude la chirurgia del Mazzoni per la mancanza di infermieri

Chiude la chirurgia del Mazzoni per la mancanza di infermieri
ASCOLI - Il comitato “Infermieri a difesa dell'ospedale Mazzoni” segnala che il reparto di chirurgia è costretto a chiudere per le festività per carenza di infermieri e...

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ASCOLI - Il comitato “Infermieri a difesa dell'ospedale Mazzoni” segnala che il reparto di chirurgia è costretto a chiudere per le festività per carenza di infermieri e Oss.


“Sembra incredibile eppure è la verità - scrive il comitato - Il capo dipartimento chirurgico con una lettera informa che ha deciso la "chiusura del reparto di chirurgia da lunedì fino all’11 gennaio".



A stretto giro è costretto a rispondere il primario di chirurgia che gli comunica: «non si è in condizioni di poter dimettere un numero sufficiente di pazienti, molti versano in condizioni critiche al fine di poter chiudere il reparto per il periodo comunicato. Si fa presente la già avvenuta programmazione di interventi chirurgici di routine nei giorni 24 e 31/12/2014».



Questa è la situazione che non si è mai vista e non vè traccia negli altri ospedali della Regione, siamo oramai alla frutta! Chiudere i reparti, quindi togliere servizi ai cittadini, per assenza personale di assistenza diretta in un ospedale capoluogo di provincia è come dire che si chiude un cantiere per mancanza di muratori mentre di ingegneri e amministrativi ce ne sono a bizzeffe”. Attualmente in chirurgia sono presenti 23 posti letto ed altri tre appoggiati in altri reparti per carenza posti letto, in Urologia ci sono 20 posti letto e tre letti bis e un psoto fuori reparto: “come si può pensare di chiudere?



Il personale che vi lavora è allo stremo per una carenza di personale infermieristico e Oss che dura oramai da troppo tempo, il rischio di errore per il carico di lavoro è altissimo e certamente la soluzione non può essere la chiusura dei reparti ma è ora che si assuma il personale che necessità per lavorare in maniera dignitosa. Non possiamo sottacere e non denunciare all'opinione pubblica tale situazione anche perché non è la sola all'interno dell'ospedale. Inoltre gli infermieri recuperati dovranno sostituire il personale Oss in altri reparti”.









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Corriere Adriatico