Ascoli, albanese uccise una donna Condannato a 10 anni di carcere

Ascoli, albanese uccise una donna Condannato a 10 anni di carcere
ASCOLI - ​Davanti al tribunale di Torino si è concluso il processo di primo che vedeva imputato, per il reato di omicidio volontario e detenzione illegale di armi da sparo...

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ASCOLI - ​Davanti al tribunale di Torino si è concluso il processo di primo che vedeva imputato, per il reato di omicidio volontario e detenzione illegale di armi da sparo portate in un luogo pubblico, unitamente ad altre due persone, Paolo Avdul, cittadino di nazionalità albanese il quale al tempo risiedeva a Torino. Subito dopo l'omicidio, però, il giovane si rese irreperibile e soltanto dopo alcuni mesi di serrate indagini venne rintracciato ed arrestato ad Ascoli. Ad assisterlo nel processo è stato l'avvocato Mauro Gionni. Alla lettura della sentenza, che ha condannato il giovane albanese ad una pena di 10 anni, sia l'imputato che il legale hanno manifestato la loro soddisfazione . La vicenda si svolse nel maggio dello scorso anno in via Ormea a Torino. Avdul faceva parte di un clan composto da connazionali i quali, lasciata l'Albania, si erano trapiantati a Torino dove, stando a quanto è emerso dalle indagini svolte dalla questura torinese, erano dediti alla protezione di alcune donne che svolgevano attività di prostituzione. Sembrerebbe che da qualche tempo il sodalizio albanese fosse entrato in contrasto con un gruppo di senegalesi che contendevano loro il predominio della zona di via Ormea. La notte del 18 maggio Paolo Avdul, Mentor Fekollari ed un'altra persona non ancora identificata, a bordo di una Mercedes classe "A", scesero dall'autovettura per affrontare, armi in mano, il gruppo dei senegalesi. Ne venne fuori una sparatoria in cui rimase uccisa Badara Sylla Alioune.
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Corriere Adriatico