ASCOLI - Ottocento milioni di euro di fatturato, apertura di altri venticinque punti vendita nell’Italia centrale, consolidamento e potenziamento dell’occupazione fino...
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Nel dettaglio le vendite hanno raggiunto i 676.285 euro divisi per 310.778 (Oasi), 188.972 (Tigre) e 176.536 ( affiliati). Una crescita esponenziale che secondo i pronostici del Gruppo Gabrielli proseguirà anche nel corso dei prossimi anni superando la soglia degli 800 milioni di euro di fatturato entro il 2018.
La fitta rete è formata da 201 punti vendita composti da 19 Oasi, 32 Tigre e da 150 affiliati. Alla tradizionale convention che quest’anno si è tenuta a L’Aquila il presidente del Gruppo, Luca Gabrielli, ha annunciato l’apertura di altre 25 nuove strutture. Due sotto l’insegna Oasi nel 2016: una già avvenuta poche settimane fa proprio a L'Aquila, l'altra prossimamente a Perugia. Tre le aperture previste per il canale Tigre e diciotto tra gli affiliati. Un piano di sviluppo che comporterà un investimento di 35 milioni di euro in nuove aperture, rinnovi di punti di vendita, innovazione tecnologica e formazione.
Nel 2017 e 2018 sono già previsti investimenti per almeno 50 milioni. Il programma di nuove aperture, l'ultima in ordine delle quali toccherà il nord delle Marche, avrà un impatto positivo anche sui livelli occupazionali. Spulciando il bilancio in un anno sono state assunte quasi 300 unità. “Uno sviluppo che pone al centro sempre la persona – ha detto il presidente della Magazzini Gabrielli Luca Gabrielli – sia come cliente e sia come nostro collaboratore. Il successo è legato al rispetto delle persone e tale specificità oltre a rappresentare per noi un tratto distintivo si è rivelata nel tempo anche un importante fattore competitivo per aumentare e migliorare la nostra presenza sul mercato”. Per permettere un adeguato sviluppo del Gruppo Gabrielli servono professionalità sempre in linea con le aspettative di crescita dell’azienda. In tale contesto si inserisce la volontà dell’azienda di aumentare gli organici che attualmente sono composti, tra diretti e indiretti, da oltre 2.500 addetti e che arriveranno ai 3.300 entro il 2018. In una provincia dove continua l’emorragia di posti di lavoro il Gruppo Gabrielli si conferma essere un’isola felice.
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Corriere Adriatico