ASCOLI - Cinque tra ex dirigenti e funzionari dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale (Asur) delle Marche verranno giudicati dalla Corte dei Conti ad Ancona il 17 novembre, con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Riguarda l'assunzione senza concorso nel 2007, a tempo determinato e poi con un contratto Cococo, del vigile del fuoco Stanislao Acciarri. Pur non essendo legata al terremoto che ha colpito l'Ascolano e il Reatino, la vicenda sfiora comunque il tema delle verifiche anti-sismiche: il compito del vigile - per la procura contabile non vi erano né requisiti di competenza né reale utilità dell'incarico - non era svolgere controlli anti-sismici ma compiere alcuni atti tra cui mappare strutture in base alle norme antincendio, sulla base dei quali l'Asur avrebbe poi emesso un bando per affidare a delle ditte verifiche anti-sismiche su otto ospedali della Regione.
Il beneficiario dei contratti - la contestazione riguarda 83 mila euro di costi complessivi sostenuti dall'ente, compreso lo stipendio da circa 2 mila euro lordi, e poco meno di 11 mila euro di rimborsi spese - non è però coinvolto in nessuna delle due inchieste parallele. Né in quella contabile né in quella penale aperta dal pm ascolano Umberto Monti. Per la procura, Acciarri - una laurea triennale in Architettura nel 2007 e magistrale nel 2013 - fratello dell'ex segretaria dell'allora assessore alla Sanità e oggi consigliera comunale Pd di Ascoli Piceno, sarebbe stato ingaggiato «con un palese ed evidente trattamento di favore presso l'Asur» e per svolgere «compiti professionali altamente qualificati» nonostante fosse privo di una «corrispondente qualificazione professionale»: l'incarico non avrebbe prodotto alcunché nel primo biennio e venne addirittura rinnovato per altri due anni.
Per l'accusa di abuso d'ufficio, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio dell'ex direttore generale Asur Roberto Malucelli, dell'ex direttore amministrativo Maria Luisa Velardi, dei funzionari Emilio Giuseppe Ricci e Pierpaolo D'Angeli. Nel procedimento avviato dalla Corte dei Conti delle Marche, ora guidata da Giuseppe De Rosa, il sostituto Antonio Palazzo ha invece chiamato in causa cinque persone. Il 50% del danno complessivo viene contestato a Malucelli (circa 47 mila euro) e il 30% alla Velardi (circa 28 mila euro). Molto più defilate vengono ritenute le posizioni di altri tre funzionari: Gianluca Pellegrini (8.500 euro), Pierpaolo D'Angeli (7.500 euro) e Emilio Giuseppe Riccio (2.800 euro). Ora spetterà alla Corte ricostruire i fatti e pronunciarsi su eventuali responsabilità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico