ASCOLI - Nasce il progetto del "Museo Licini", quale struttura espositiva in grado di calamitare nuovi e più consistenti flussi turistici in città. Un percorso che intende...
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Il progetto - secondo le motivazioni alla base della scelta della giunta comunale - "valorizza uno spazio espositivo attualmente non pienamente sfruttato in tutte le sue potenzialità riqualificando la galleria sia dal punto di vista del contenuto sia del contenitore, potenziando l'offerta culturale e turistica della città",considerando anche che "il progetto prevede anche un restyling della galleria con opere di manutenzione ordinaria che ne valorizzerebbero l'accesso, la fruizione e l'attrattività da un punto di vista artistico e culturale".
Lo stesso progetto prevede un piano di comunicazione e promozione che "porterebbe ad un incremento degli ingressi e favorirebbe lo sviluppo di una rete di rapporti con spazi privati e pubblici dedicati alla cultura".
In altre parole, l'idea è quella di andare ad utilizzare il traino dell'arte di un certo tipo per veicolare nel territorio ascolano nuovi flussi del turismo culturale.
Un discorso che rientra in una più ampia strategia di riorganizzazione dei contenitori culturali organizzati in maniera integrata.In questa logica, secondo l'Arengo, "la rete museale assume un valore portante nel quadro di una strategia che deve tendere ad arricchire l'offerta complessiva anche per favorire il prolungamento delle permanenze dei visitatori in città. L'obiettivo è ristrutturare le modalità di gestione ordinaria nella cultura poiché in base ai vincoli economico finanziari che gravano sul bilancio della città, si impone l'adozione di modelli di controllo della gestione che consentano l'utilizzo sempre più appropriato delle risorse stanziate. In definitiva, cultura da gestire con oculatezza e senza sprechi. Con l'obiettivo anche di incrementare gli ingressi museali al Polo di S.Agostino in modo da giustificarne anche il ruolo in chiave turistica. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico