Ascoli, crediti per 18 milioni di euro Il Comune mette ​sott'accusa Equitalia

Sportello di Equitalia
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ASCOLI - Ora il Comune di Ascoli  chiama una società specializzata per controllare l'operato di Equitalia alla ricerca dei 18 milioni di euro perduti, o meglio non incassati tra multe e tasse degli ultimi dieci anni. E soprattutto per capire anche quanto, dell'ingente somma, non potrà essere più richiesto ai debitori per effetto della prescrizione, con un danno non trascurabile per l'ente. Salvo l'eventuale ricorso alle vie giudiziarie nei confronti di Equitalia. Parte, dunque, con l'incarico alla società Regie di Chieti, un'operazione di attento monitoraggio di tutte le azioni poste in essere proprio da Equitalia, nel ruolo di agente di riscossione per conto del Comune ascolano, per recuperare cifre che sono andate diventando, anno dopo anno, decisamente importanti e che oggi sarebbero fondamentali per ridare respiro alle asfittiche casse dell'ente.

Proprio con una delibera di giunta del mese scorso, si è stabilito di partire con questa ricognizione di tutti i crediti attualmente gestiti da Equitalia anche ai fini di un eventuale ricorso giudiziario per il recupero dei crediti non riscossi. In tal senso, però, trattandosi di un'attività di particolare complessità dal punto di vista tecnico-giuridico, l'ente ha ritenuto opportuno "avvalersi di soggetti esterni con professionalità che assistano l'Ufficio tributi e la polizia municipale nelle operazioni da effettuarsi sul sito di Equitalia allo scopo di monitorare le mancate riscossioni dei tributi iscritti a ruolo, attività che consiste principalmente in una analisi approfondita atta a verificare, per ogni singola posizione, se il concessionario ha posto in atto procedure immobiliari, concorsuali, fermi amministrativi, rateizzazioni, notifiche per interruzione della prescrizione, ed ogni altra attività di propria competenza".  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico