Ascoli, morto dopo una violenta lite Tre colpi prima dell'emorragia fatale

Giovanni Albertini
ASCOLI  - Giovanni Albertini non è morto per un infarto o un malore, ma molto probabilmente per i colpi subiti. È quanto trapela dall'autopsia eseguita oggi...

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ASCOLI  - Giovanni Albertini non è morto per un infarto o un malore, ma molto probabilmente per i colpi subiti. È quanto trapela dall'autopsia eseguita oggi sul corpo del 58enne ascolano morto la notte del 18 febbraio, a poche ore di distanza da una violenta lite avuta in piazza del Popolo ad Ascoli con un commerciante di 44 anni, indagato dalla procura per omicidio preterintenzionale.


L'esame autoptico che il Pm Umberto Monti ha affidato ai medici legali Pietro Alessandrini e Sabina Canestrari potrebbe aver dato una svolta decisiva all'inchiesta, escludendo una morte naturale e lasciando aperta, invece, la concreta possibilità che il decesso, avvenuto alle 2 di notte, sia stato conseguenza dei colpi ricevuti durante la lite avvenuta verso le 21.30.

L'ispezione cadaverica ha evidenziato tre ematomi sul corpo di Albertini, uno allo zigomo sinistro, l'altro al labbro superiore ed il terzo, e più importante, ad un fianco. Potrebbe essere stata la causa della grave emorragia interna che ha ucciso Albertini.


I carabinieri stanno inoltre valutando la posizione di un altro soggetto che potrebbe aver avuto un ruolo e preso direttamente parte alla lite: si tratterebbe di un amico del commerciante indagato, già identificato dai militari dell'Arma. Anche in base alle testimonianze raccolte in questi giorni, si cerca di capire se anche lui abbia colpito Albertini. Al momento non risultano provvedimenti nei suoi confronti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico