È morto a 61 anni Luigi “Mela” Mascetti, gestì il Wild Cherry. Il commosso ricordo dei cugini

Luigi Mascetti ma per tutti "Mela"
 ASCOLI - E’ venuto a mancare a 61 anni Luigi “Mela” Mascetti. Una malattia lo ha portato via in poco tempo ai suoi affetti e in tanti lo hanno ricordato...

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 ASCOLI - E’ venuto a mancare a 61 anni Luigi “Mela” Mascetti. Una malattia lo ha portato via in poco tempo ai suoi affetti e in tanti lo hanno ricordato per il suo carattere gioviale e disponibile e per la sua risata inconfondibile.

 

Lascia la mamma Liana, i fratelli, i cugini e tutti gli amici (a cominciare da Maurizio Castelli che lo ha ricordato in un post) che con lui avevano condiviso le sue passioni. Nativo nella frazione di Brecciarolo, in molti lo ricordano da giovane, negli anni ‘80 come il proprietario della discoteca Wild Cherry a Martinsicuro, dove tanti ascolani si ritrovavano nelle serate estive e non solo. Il cugino Valentino lo ricorda come « Una persona gioviale, meravigliosa, simpatica e famosissimo per la sua risata. Per tanti anni è stato il re delle serate mondane mentre successivamente ha intrapreso un’attività imprenditoriale. Si è anche laureato due volte, di cui una in scienze politiche. Successivamente ha anche lavorato come ragioniere in un’azienda sempre nel territorio ascolano - sottolinea il cugino Valentino - Si è laureato più tardi per una sua soddisfazione personale, visto che, per i suoi impegni, non riuscì a farlo a 25 anni - spiega - Era molto conosciuto perché era un grande amante della vita. Luigi era soprannominato “Mela” e così lo chiamavano tutti così fin da bambino, quando era chiamato anche con il termine di “Meletta”. Era espansivo con tutti, non faceva distinzioni e non era selettivo nei confronti di nessuno. Tutti non potranno dimenticare la sua risata coinvolgente, che era un suo tratto caratteristico fin da bambino».

L’altro cugino di Luigi, Roberto, lo ricorda come una «persona eccezionale. I tre suoi amori della vita erano l’adorata mamma Liana che sta molto soffrendo per questa perdita enorme, la musica di De Gregori e la Juventus e su questo tra noi c’erano stati sempre tanti sfottò visto che sono milanista. Ma per me era e rimarrà sempre come un secondo fratello».

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Corriere Adriatico