ASCOLI - Con cinque voti a quattro, la giunta regionale ha deliberato la permanenza di Massimo Del Moro, nel suo incarico di direttore dell’Area vasta 5. A votare a favore...
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E non a caso, subito dopo il voto di giunta, è arrivato un commento del parlamentare del Pd, Luciano Agostini. “Sono costernato - ha detto - che una semplice presa d’atto possa essere stata ricondotta a una scelta politica. La illegittimità continuerà a dare segnali molto negativi sui servizi sanitari, del resto, già ridotti al lumicino e non è un caso che l’ospedale Mazzoni di Ascoli sia diventato, ormai, un poliambulatorio, anche se noi del Pd ci opporremo con tutte le forze a questa deriva della Sanità nel Piceno”.
“Intanto - ha proseguito Agostini - domani (oggi per chi legge, ndr) presenterò in Parlamento una interrogazione urgente al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, chiedendo una ispezione ministeriale sullo stato dei servizi della sanità nel nostro territorio e sul perdurare di tale illegittimità”.
Ma che la vicenda che coinvolge Del Moro non possa considerarsi chiusa con il voto di ieri della giunta è dimostrato dal fatto che, a conferma di quanto detto in conferenza stampa ieri mattina, l’ex parlamentare dell’Udc e ora consigliere comunale di Venarotta, Amedeo Ciccanti, che tre mesi fa ha sollevato il caso, si è recato alla Procura di Ancona e la Corte dei Conti del capoluogo regionale, per presentare due esposti sulla questione. E sempre nella giornata di ieri, dopo la notizia del voto della giunta regionale, sembra che il presidente della conferenza dei sindaci dell’Area vasta 5, Giovanni Gaspari, abbia convocato d’urgenza l’assemblea dei primi cittadini per discutere della vicenda e prendere le conseguenti decisioni. Il tutto, mentre presso la Procura della Repubblica di Ascoli giace il fascicolo con l’esposto denuncia presentato quindi giorni fa dal consigliere regionale di FdI, Giulio Natali. Una situazione in continua evoluzione, lungi dall’essere chiusa e che nei prossimi giorni se non addirittura nelle prossime ore, potrebbe avere conseguenze al momento impreviste e che potrebbero coinvolgere gli equilibri politici regionali e quelli dei vertici della stessa Asur. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico