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ASCOLI - Inaugurato ieri il nuovo stabilimento produttivo di Metalcoat, sulle ceneri della Plalam. L’azienda è specializzata nella produzione e commercializzazione opera nel mercato nazionale ed internazionale nel settore dei laminati in alluminio e acciaio. Metalcoat, che sbarca nel territorio marchigiano e si pone - insieme al proprio gruppo, che comprende anche Alusteel Coating, Alpine Anodizing e Aleu - come terzo player produttivo nel mercato europeo del coil coating, con l’obiettivo dichiarato di aumentare le quote di esportazione all’estero. I prodotti possono essere utilizzati nell’ambito dell’architettura al design, dall’automotive al navale, dall’aerospaziale all’elettrodomestica.
Lo stabilimento si estende su una superficie di 110.000 m2 (di cui 60.000 m2 coperti), con due linee produttive di elettrozincatura e verniciatura.
«Il primo grande gruppo che porta investimenti ad Ascoli»
«Molte aziende sono venute qui grazie alla Cassa del Mezzogiorno, ma molte poi hanno delocalizzato. Questo è il primo grande gruppo che è venuto qui senza chiedere allo Stato, portando qui investimenti, attraverso un lavoro silenzioso ed efficace- dice il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti- Loro hanno anche donato una casetta di Babbo Natale alla città che è bellissima. Attraverso questa rinascita industriale possiamo ridare speranza a giovani e imprenditori. E’ uno dei momenti più importanti del mio mandato». Il presidente di Confindustria Ascoli Simone Ferraioli ha sottolineato che «È importante affacciarsi sulla rigenerazione urbana, ma anche quella industriale. È un meccanismo che va aiutato sicuramente. Un investitore lombardo che viene qui ad investire è un elemento molto importante. L’ultimo lombardo che ha investito qui lo ha fatto con la Pfizer, spero che anche la Metalcoat possa avere la stessa fortuna».
«È una grandissima opportunità vedere il nostro territorio diventare così attrattivo dopo le difficoltà che ci sono state. È un segnale importante da valorizzare» conclude l’assessore regionale alle attività produttive, Andrea Antonini.
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