ASCOLI - L’Asur ha emesso un provvedimento di sospensione nei confronti di un dipendente condannato a due anni con il rito abbreviato per peculato. Sono, infatti, scaduti i...
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In primo grado era stata respinta la richiesta di patteggiamento poichè il magistrato aveva posto come condizione imprescindibile la totale restituzione della somma che era stata sottratta dalle casse dell’ospedale Mazzoni. L’imputato, però, non potè farlo giustificando il rifiuto per il fatto di non avere più lo stipendio di prima dopo la sospensione dal servizio, Era addetto all’ufficio cassa dell’Asur e provvedeva a liquidare le spettanze dei medici e infermieri che svolgevano attività all’interno del Mazzoni (una parte del ticket che l’utente paga per una visita va all’ospedale mentre il restante allo specialista che la effettua). L’impiegato venne accusato di aver sottratto alle casse della sanità circa 30mila euro, incassando i soldi dei ticket che i pazienti pagavano per le visite intramoenia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico