Ascoli, la mamma: «Così ho salvato il mio bimbo che stava soffocando»

Ascoli, la mamma: «Così ho salvato il mio bimbo che stava soffocando»
ASCOLI - Un cioccolatino gli stava bloccando il respiro, si è trattato di una manciata di secondi e suo figlio di cinque anni avrebbe potuto morire. Momenti drammatici che...

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ASCOLI - Un cioccolatino gli stava bloccando il respiro, si è trattato di una manciata di secondi e suo figlio di cinque anni avrebbe potuto morire. Momenti drammatici che Alessandra, una mamma che vive ad Ascoli, non potrà certo dimenticare ma che vuole raccontare per ribadire l’importanza di seguire corsi di disostruzione pediatrica organizzati dalla Croce Rossa, come aveva fatto lei qualche giorno prima di quel tragico episodio. «Quando ho partecipato a quel corso non avrei mai potuto immaginare quanto poi sarebbe stato importante – racconta Alessandra - poiché oggi, a distanza di pochi mesi, posso affermare con certezza che quella lezione ha salvato la vita di mio figlio di cinque anni».

  
Tutto è avvenuto nel giro di pochi secondo mentre tutta la famiglia era in casa. «Pochissimi secondi, forse un attimo di distrazione da parte mia e di mio marito, mentre nostro figlio stava mangiando un cioccolatino, di quelli con la nocciolina dentro. In quel momento non abbiamo considerato il pericolo che poteva celarsi dietro un banale cioccolatino – prosegue -. Mio marito era in cucina con nostro figlio quando ha iniziato a chiamarmi, mentre ero in un’altra stanza, alzando sempre di più il tono della voce fino ad urlare. Come ho raggiunto la cucina ho visto mio figlio con le manine intorno al collo, gli occhi di fuori e il suo faccino sempre più cianotico, non riusciva più a respirare, non tossiva e non riusciva nemmeno a piangere».

Un’immagine che Alessandra non potrà più togliersi dalla mente, ma in quel momento non ci ha pensato due volte ed ha messo in pratica quello che qualche settimana prima aveva sperimentato in un’aula della Croce Rossa attuando la manovra di disostruzione. «E’ stato un attimo, non ho avuto nemmeno il tempo di farmi prendere dal panico, era come se non fossi più io. Ho preso mio figlio, l’ho adagiato sulle mie gambe ed ho iniziato la manovra con tre colpi decisi dietro la sua schiena, senza minimamente preoccuparmi di quanto forti potessero essere per lui, così piccolino ed esile – dice -. Al terzo colpo ho sentito il rumore, meraviglioso, di qualcosa che cadeva a terra, tipo un sassolino, ho alzato gli occhi ed ho visto quel cioccolatino schizzato a qualche metro da noi, ancora tutto intero, mentre mio figlio mi stringeva forte piangendo con tutto il fiato che aveva in gola». Ed oggi Alessandra raccontando questa vicenda che l’ha colpita in prima persona vuole invitare genitori, nonni e chi si occupa dei bambini di seguire questi corsi di disostruzione.
 

«Sempre più spesso vengono descritti incidenti tra le mura domestiche o nelle scuole, situazioni critiche che riguardano bambini vittime di eventi avversi a causa dell’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, come cibo, palline di gomma giochi, caramelle – commenta Cristiana Biancucci presidente della Croce Rossa di Ascoli - e se, non prontamente trattata, in pochi minuti potrebbe evolvere in arresto respiratorio al quale segue l’arresto cardiaco» Per questo la Croce Rossa organizza attività in cui vengono illustrate le manovre salvavita con le tecniche di disostruzione e di rianimazione cardiopolmonare di base. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico