Milioni di danni per la grandinata, i sindaci del Piceno chiedono ristori: «Subito lo Stato di calamità»

ASCOLI PICENO - La grandinata dell'altro giorno ha colpito durissimo il Piceno. Pesantissimi i danni all'agricoltura, con forti preoccupazioni per l'oliva ascolana, ma...

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ASCOLI PICENO - La grandinata dell'altro giorno ha colpito durissimo il Piceno. Pesantissimi i danni all'agricoltura, con forti preoccupazioni per l'oliva ascolana, ma anche a tanti mezzi pubblici e privati colpiti da chicchi a volte grandi come mandarini.

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Generalizzata la richiesta dello Stato di calamità, con il sindaco di Folignano che ha già fatto una prima stima dei danni: «Secondo una nostra stima, del tutto ancora provvisoria, i danni nel territorio del mio Comune ammontano a 15 milioni di euro - ha detto Terrani -. Mi riferisco alle conseguenze della grandinata sulle coltivazioni, ai danni alle scuole che hanno avuto i lucernai distrutti, alle abitazioni, ai laboratori artigianali e alle attività commerciali, alle strade, ai lampioni e l'arredo urbano. Ma soprattutto - ha aggiunto il sindaco di Folignano - sono state le automobili ad essere state quasi tutte gravemente danneggiate dalla grandine. Certo, ci vorrà la volontà politica per riuscire ad ottenere lo stato di calamità ne rifondere anche questo tipo di danno».

I Comuni del Piceno chiedono al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli di attivarsi presso il Governo per chiedere fondi a ristoro degli ingenti danni causati dalla violenta grandinata: «Siamo a lavoro per pulire la città dopo la violenta grandinata - ha aggiunto il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti - con spazzatrici. Tutti i sindaci del territorio, in maniera congiunta, stanno calcolando i danni causati dalla grandinata, per valutare la possibilità di richiedere lo stato di calamità naturale».

 

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Corriere Adriatico