Litiga con la moglie e le brucia i vestiti nella vasca da bagno: a processo per violenza privata

Ascoli, litiga con la moglie e le brucia i vestiti nella vasca da bagno: a processo per violenza privata
ASCOLI - Accecato dall’ira e al culmine di un momento di rabbia durante una lite, prese i vestiti della moglie e li bruciò nella vasca da bagno. A finire nei...

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ASCOLI - Accecato dall’ira e al culmine di un momento di rabbia durante una lite, prese i vestiti della moglie e li bruciò nella vasca da bagno. A finire nei guai un quarantenne ascolano accusato di violenza privata e per il quale il suo difensore, l’avvocato Alessandro Angelozzi, ha chiesto la messa in prova a servizi sociali. 

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A dicembre dello scorso anno, poco prima delle festività natalizie, il quarantenne ascolano ebbe un acceso diverbio con la sua consorte. 
Quella che in un primo momento sembrava essere un semplice litigio tra coniugi, con il passare dei minuti diventò sempre più acceso. La lite degenerò quando dalle urla e dalle grida si passò ai fatti. Il quarantenne ascolano accecato dall’ira, prese i vestiti della donna e li gettò all’interno della vasca da bagno poi, sempre più in preda alla rabbia, appiccò il fuoco dando alle fiamme i capi di abbigliamento. 
Furono momenti concitati e di paura tanto da rendersi necessario l’intervento dei vigili del fuoco. I pompieri, giunti nell’abitazione, provvidero a domare le fiamme e ristabilire le condizioni di sicurezza. Per il quarantenne, invece, scattarono le manette. 
Su richiesta del suo legale di fiducia gli sono stati poi concessi gli arresti domiciliari in una casa di cura del territorio specializzata nel recupero di persone in difficoltà. 
Ieri mattina, si è aperto davanti al giudice del tribunale di Ascoli il processo nei suoi confronti. 
Ma l’udienza è stata aggiornata al prossimo 5 ottobre in attesa che venga predisposta e formulata la proposta di messa in prova ai servizi sociali. Proposta che poi verrà sottoposta al vaglio del giudice del tribunale che deciderà se accogliere oppure o meno la misura alternativa. 

 

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Corriere Adriatico