La legionella in una struttura, vietato l’utilizzo di due stanze: c'è l'ordinanza del sindaco

La legionella in una struttura, vietato l’utilizzo di due stanze: c'è l'ordinanza del sindaco
ASCOLI  - C’è una specifica ordinanza del sindaco Marco Fioravanti, per l’attivazione di provvedimenti urgenti, a seguito della rilevazione della presenza...

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ASCOLI  - C’è una specifica ordinanza del sindaco Marco Fioravanti, per l’attivazione di provvedimenti urgenti, a seguito della rilevazione della presenza di Legionella pneumophila in una struttura socio-sanitaria sul territorio comunale. 

 


Una decisione che nasce dalla nota dello scorso 2 settembre pervenuta a Palazzo Arengo dal Dipartimento di prevenzione dell’Asur Marche Area vasta 5 con la quale veniva comunicato che «a seguito delle risultanze analitiche dell’Arpam di Pesaro, relative ai prelievi effettuati in data 10 agosto 2021 nella struttura socio-sanitaria, è stata rilevata la presenza di Legionella pneumophila siero gruppo 1, agente patogeno per l’uomo» in due docce al servizio di altrettante stanze.

Trovandosi di fronte alla presenza di un agente patogeno per l’uomo, è stata quindi rilevata, in qualità di autorità preposta alla tutela della salute pubblica, «la necessità di adottare provvedimenti tesi al non utilizzo delle stanze relative, nonché a disporre l’immediata bonifica dei punti campionati e di tutta la rete idraulica ad essi connessa, mediante pulizia e decalcarizzazione, disincrostazione chimica e lavaggio successivo, shock termico, iperclorazione shock, fino al completamento delle procedure di verifica della effettiva rispondenza analitica delle attività di bonifica». 


In tale direzione, si è ritenuta necessaria l’adozione di uno specifico provvedimento da parte del sindaco con il quale si ordina il divieto di utilizzo della due stanze della struttura socio-sanitaria, oltre all’esecuzione della bonifica dei punti campionati e di tutta la rete idraulica ad essi connessa, mediante pulizia e decalcarizzazione, disincrostazione chimica e lavaggio successivo, shock termico, iperclorazione choc. Nel provvedimento si dispone anche di comunicare al Servizio igiene e sanità pubblica il termine dell’intervento di bonifica per consentire poi l’effettuazione dei controlli ufficiali prima della riattivazione dell’utilizzo delle due stanze in questione. Gli effetti dell’ordinanza resteranno validi fino al completamento delle procedure di controllo della effettiva rispondenza analitica delle avvenute attività di bonifica connesse ai prelievi effettuati dal competente servizio della Asur, ovvero il Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 5. 

 

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Corriere Adriatico