Ascoli, conclusi i lavori di messa in sicurezza. Il bellissimo Ponte di Cecco è pronto ad accogliere i visitatori

Ascoli, conclusi i lavori di messa in sicurezza. Il bellissimo Ponte di Cecco è pronto ad accogliere i visitatori
ASCOLI - La città sta per riappropriarsi di uno dei beni architettonici più importanti e amati. È il Ponte di Cecco che, dopo un periodo di ripristino,...

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ASCOLI - La città sta per riappropriarsi di uno dei beni architettonici più importanti e amati. È il Ponte di Cecco che, dopo un periodo di ripristino, sarà finalmente accessibile ai forestieri e agli stessi ascolani a partire dalla fine del mese di aprile. 

 

A dare la notizia sono il direttore dei musei civici Stefano Papetti e il sindaco Marco Fioravanti, pronti non soltanto ad annunciare la possibilità per tutti di poter fruire a breve di una bellezza monumentale conosciuta in tutto il mondo grazie ai tour operator ma anche di divulgare ufficialmente il riconoscimento nazionale ottenuto da poco dalla Pinacoteca Civica. «Ci siamo: l’apertura avverrà nei giorni che vanno dal 25 al 30 aprile e consentirà di poter percorrere il camminamento che porta al Ponte che per tanti anni era divenuto inaccessibile a causa della sua pericolosità» spiega Papetti, evidenziando che i lavori effettuati lo scorso novembre hanno permesso di alzare con una barriera di metallo il parapetto originario, che sinora era stato ritenuto di grande pericolosità dalla Soprintendenza. 
 
«È accaduto che il percorso nel tempo era salito di livello, a causa degli smottamenti e dei fenomeni meteorologici, con progressivo accumulo di ghiaia e di detriti» ha aggiunto il direttore museale, cosciente del fatto che non poteva essere accessibile al pubblico, proprio perché sprovvisto di una protezione adeguata lungo il corrimano. La chiusura del Ponte di Cecco per decenni aveva deluso tutti i turisti che speravano di poter ammirare il suggestivo ponte accanto al sovrastante, imponente Forte Malatesta. La sua fama negli anni scorsi era arrivata sino a vari registi e produttori cinematografici, ammaliati anche da una leggenda che vuole il negromante Cecco d’Ascoli averlo costruito con l’aiuto del diavolo nell’arco di una sola notte. Una storia che, assieme alla bellezza della costruzione che si affaccia sul torrente Castellano pone l’opera in una dimensione di assoluta fascinazione. 

Adesso l’Arengo e la Soprintendenza devono solo risolvere il problema che impedirebbe al pubblico di poter uscire dal lato di via Tranquilli, per via di un contenzioso nato con un privato proprio per questioni di accesso. Ma non è questa l’unica notizia che rende orgoglioso il mondo della cultura ascolana, dato che la “Pinacoteca Civica” di Ascoli è stata da poco premiata come miglior museo pubblico nazionale. 



La giuria di esperti del periodico “Il Giornale dell’Arte” ha stilato la tradizionale classifica relativa al meglio e al peggio dei 12 mesi appena trascorsi nel mondo italiano legato all’arte. La galleria ascolana secondo la storica dell’arte Anna Lo Bianco, già direttore della Galleria Nazionale d’Arte Antica a Palazzo Barberini, è risultata accanto al museo Archeologico di Napoli il sito di maggiore qualità d’Italia, per la cura degli allestimenti e per l’accoglienza. Un grande, prestigioso riconoscimento per la città che va a premiare, come spiega il primo cittadino, il grande lavoro svolto negli ultimi anni di concerto con il direttore dei musei civici.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico