Ottavio in agonia dopo l'incidente in moto: passante lo filma fino alla morte e posta il video su Facebook

Ottavio in agonia dopo l'incidente in moto: passante lo filma fino alla morte e posta il video su Facebook
ASCOLI - Un quarto d’ora di agonia ripresa in diretta Facebook da un passante in un video drammatico, poi fortunatamente rimosso, nel quale si vede il disperato...

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ASCOLI - Un quarto d’ora di agonia ripresa in diretta Facebook da un passante in un video drammatico, poi fortunatamente rimosso, nel quale si vede il disperato tentativo degli amici di salvare la vita a Ottavio De Fazio, quarantanove anni di Chieti, militare in servizio alla caserma Clementi di Ascoli, rimasto vittima ieri lungo la strada statale 5 che collega Raiano a Castelvecchio Subequo a seguito di un incidente con la sua moto. L’uomo, luogotenente dell’Esercito in servizio ad Ascoli e da poco tornato da Piacenza dove aveva servito il Paese in prima linea nell’ospedale da campo contro l’emergenza Covid, è caduto ieri mattina con la sua Yamaha da strada all’altezza del belvedere di Raiano, mentre affrontava una curva della pinetina.


La sua moto, hanno raccontato i suoi amici di escursione, è scivolata sul brecciolino nell’imboccare una curva, per poi sbattere contro il guardrail. L’impatto è stato violento e probabilmente De Fazio ha sbattuto lo sterno contro il serbatoio della moto, una botta che gli ha procurato un’emorragia interna che ha ostruito le vie respiratorie. Alcuni motociclisti che erano con lui hanno tentato di tenerlo in vita e, dopo avergli tolto il casco, con l’aiuto di un medico di passaggio, hanno provato a liberargli le vie respiratorie ostruite dal sangue. Un quarto d’ora drammatico, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza e dell’elicottero del 118 su cui, però, Ottavio De Fazio, non è mai salito. Il militare è morto infatti nell’ambulanza poco dopo essere stato caricato a bordo e inutilmente i sanitari hanno tentato di rianimarlo con l’adrenalina.

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Ottavio De Fazio era un grande appassionato di motociclismo: "Preparatevi per la fase due, quella motociclistica" aveva scritto un mese fa sul suo profilo Facebook e l’allentamento del lockdown lo aveva spinto subito a rimettersi in sella alla sua Yamaha. Ieri, come al solito, era uscito per un’escursione e si era fermato a Popoli: una tappa quasi obbligata per i motociclisti prima di affrontare le montagne dell’Abruzzo interno e dove si era unito ad un folto gruppo. Da qui si erano diretti verso uno dei circuiti più amati dagli appassionati delle due ruote: una strada panoramica e impegnativa per le sue curve, quella che entra nel cuore della Riserva di San Venanzio e arriva fino in Valle Subequana. Una strada percorsa tante volte dal luogotenente che però, questa volta, è stato tradito dal brecciolino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico