Quattro edifici storici dedicati all'housing sociale. La soluzione dell'Arengo per rivitalizzare il centro

Palazzo Saladini Pilastri
ASCOLI - Poco più di due mesi di tempo per definire e validare i progetti di quattro immobili strategici per ripopolare e rivitalizzare il centro storico ascolano....

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ASCOLI - Poco più di due mesi di tempo per definire e validare i progetti di quattro immobili strategici per ripopolare e rivitalizzare il centro storico ascolano. L’Arengo spinge sull’acceleratore, - in una corsa contro il tempo dovuta ad un cronoprogramma molto stringente - con incarichi aggiudicati e gare nella fase conclusiva proprio in questi giorni, per arrivare entro dicembre ad avere tutti gli elaborati definitivi, esecutivi, aggiornati e validati per cambiare volto a Palazzo Saladini Pilastri, all’ex caserma Vecchi, al complesso di San Domenico e all’edificio di via Giusti. 


 

Chiara l’intenzione di puntare sull’housing sociale, ma anche su servizi e attività mirate a rendere più vivibile il centro storico, anche con punti di riferimento aggregativi per giovani e anziani. Quattro interventi importanti quanto consistenti, per un importo complessivo di circa 53,4 milioni che salgono a circa 60 (con copertura garantita dai finanziamenti ottenuti attraverso il bando Pinqua), considerando anche la somma utilizzata per l’acquisizione da parte del Comune di Palazzo Saladini Pilastri. Con il 2023 che dovrà essere, secondo le previsioni, l’anno per l’appalto dei lavori per i quattro lotti, considerando che tutto dovrà essere completato e utilizzabile entro marzo 2026. 

Quella attuale, per l’Arengo, rappresenta la fase decisiva per portare a termine, con verifiche e validazioni, tutte le progettazioni definitive ed esecutive per i quattro immobili. Un percorso che, sotto la supervisione diretta del sindaco Marco Fioravanti, sta seguendo e coordinando il dirigente comunale competente, ovvero l’architetto Ugo Galanti, con gli uffici tecnici impegnati a tutto campo per arrivare a fine dicembre con la chiusura di tutte le procedure propedeutiche alle gare di appalto dei lavori. Gare che si concretizzeranno, quindi, una dopo l’altra, nel corso del 2023. Con meno di tre anni, poi, per realizzare le opere e renderle utilizzabili a marzo 2026. Attualmente, sono già state formalizzate le aggiudicazioni (anche a società del nord Italia) per quanto riguarda la verifica dei progetti definitivi-esecutivi per Palazzo Saladini Pilastri, per il complesso di San Domenico, per l’ex caserma Vecchi e per l’edificio di via Giusti. E già nei prossimi giorni dovrebbero essere aggiudicati anche gli incarichi per i necessari adeguamenti progettuali. Tutti incarichi che prevedono circa due mesi per la loro conclusione, considerando che le procedure includono anche le relative direzioni dei lavori. Tutta la fase progettuale, dunque, dovrà concludersi entro dicembre. 

I quattro immobili comunali individuati dall’Arengo per incentivare il ripopolamento e la rivitalizzazione del centro storico avranno un ruolo strategico, imperniato sull’housing sociale, affiancato anche da altre funzioni e attività solidali e innovative da mettere al servizio degli abitanti del cuore della città. Svolgendo, quindi, anche un ruolo da poli di aggregazione e socializzazione. Per quanto riguarda quello che viene definito l’headquarter del welfare urbano (in altre parole, il quartier generale per migliorare la vivibilità del centro), ovvero lo storico Palazzo Saladini Pilastri, l’immobile ospiterà oltre a residenze a canoni calmierati anche un albergo etico gestito da persone con disabilità, un polo sanitario solidale per servizi medici alle famiglie in difficoltà e la cabina di regia del centro commerciale naturale del centro, oltre ad uffici per le realtà del terzo settore. Prevista anche l’attivazione di un servizio di trasporto per persone anziane o cittadini che ne abbiano bisogno.



L’intervento, scorporando i circa 6 milioni per l’acquisizione da parte dell’Arengo, prevede un costo di circa 21 milioni di euro. Housing sociale ma intergenerazionale, ovvero sia per studenti universitari che per persone anziane, con spazi comuni condivisi, è previsto all’ex convento di San Domenico, per un intervento da 14,5 milioni di euro. Ancora housing sociale all’edificio di via Giusti (intervento da 8,4 milioni) e all’ex caserma Vecchi in corso Vittorio Emanuele, ma in quest’ultimo caso affiancato da servizi formativi dedicati ai bambini e anche servizi di prossimità per gli anziani, per un costo di 9,5 milioni di euro. 
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Corriere Adriatico